Stando al Rapporto mensile dell’ABI relativo a maggio 2024, “il totale prestiti a residenti in Italia (settore privato più Amministrazioni pubbliche al netto dei pronti contro termine con controparti centrali) a maggio 2024 si è collocato a 1.645,9 miliardi di euro, con una variazione annua pari a -2,8%”. Il mese prima era stato in diminuzione del 2,5%. Guardando unicamente ai prestiti verso le famiglie e a imprese, a maggio la riduzione è stata del 2,3% ed era stata uguale anche il mese precedente, mentre il dato era peggiore a marzo, a febbraio e a gennaio, al 2,6%. Per quanto riguarda invece il tasso medio sui nuovi prestiti alle società non finanziarie, questo si attesta nell’ultimo report al 5,21%, laddove, per dire, a giugno 2022 era pari all’1,44%. Insomma, in un quadro come questo non stupisce che le imprese abbiano spesso difficoltà ad accedere alla liquidità necessaria per un andamento in crescita o perfino semplicemente stabile del proprio business. E, va detto, questa situazione può mettere in difficoltà qualsiasi impresa: da qui la necessità sia di trovare modi sicuri e veloci per incrementare la liquidità al momento del bisogno, sia quella di verificare con cura i clienti e la qualifica dei fornitori prima di avviare delle partnership, per non incorrere in spiacevoli sorprese.  

Aumentare la liquidità in modo sicuro senza ricorrere alle banche 

Di fronte ai numeri visti sopra, non stupisce il sempre maggior ricorso a forme di finanziamento liquide alternative ai canali tradizionali. Un modo sicuro per garantirsi i fondi necessari al momento giusto è quello di cedere le fatture commerciali a degli investitori istituzionali qualificati: le piattaforme migliori permettono per esempio di ottenere la liquidità richiesta in meno di 48 ore, scontando le fatture selezionate a tassi competitivi. Il funzionamento è molto semplice: le fatture che rispettano i requisiti quanto a merito creditizio, esigibilità e importo possono essere pubblicate sugli appositi canali dagli imprenditori, così da individuare degli investitori disposti ad acquistare le fatture commerciali pro-soluto, anticipando così la liquidità in attesa del saldo da parte del cliente.  

L’importanza di dare una qualifica a fornitori e clienti 

Poco sopra si è detto che, per il meccanismo della cessione delle fatture commerciali, le migliori piattaforme pongono dei requisiti precisi a livello di merito creditizio e di importo. Ma non sono solamente gli investitori che acquistano le fatture commerciali ad avere chiari vantaggi nel conoscere questi dati: le stesse imprese, nel momento in cui si affacciano nuovi clienti e nuovi fornitori, dovrebbero sottoporli a una qualifica o verifica, così da ridurre concretamente la rischiosità delle successive operazioni. Grazie ai risultanti report – generati a partire dalle analisi dei dati delle camere di commercio e del mercato dei capitali – sarà possibile conoscere meglio i potenziali partner, così da non avviare collaborazioni instabili e prevenire brutte sorprese.  

La qualifica di clienti e di fornitori e il recupero di liquidità attraverso la cessione delle fatture commerciali, come si è visto, vanno a braccetto: sempre più imprese si affidano a soluzioni integrate e software gestionali che offrono sia il servizio di controllo del credito, sia la cessione di liquidità immediata attraverso forme di credito alternative.   

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