Dopo aver analizzato cos’è la Business Intelligence e la sua evoluzione affrontiamo un nuovo aspetto fondamentale.

Nell’ambito dell’analisi dei dati c’è una fase, l’ultima che si affronta in un progetto, che è la più cruciale perché la Business Intelligence arrivi allo scopo di supportare davvero gli utenti nel processo decisionale.

Stiamo parlando della fase di Data Visualization, ovvero di tutto ciò che concorre alla rappresentazione delle informazioni sotto forma grafica o tabellare.

Sfruttare visualizzazioni adeguate è indispensabile per arrivare alla mente di chi sta valutando le informazioni e stimolare ragionamenti, confronti e azioni.

La Data Visualization è una vera scienza che collega la rappresentazione delle informazioni alla percezione visiva fino ad arrivare alla psicologia, per la parte relativa all’induzione degli stati emotivi e mentali e per il coinvolgimento dei pattern motivazionali e comportamentali.

Partiamo da un esempio: di fronte a una grande tabella che riempie lo schermo di numeri incolonnati, alcune persone risultano decisamente infastidite, altre invece addirittura appagate. Eppure la tabella è sempre la stessa.

Questo accade perché persone diverse costruiscono la situazione nella loro mente con strategie diametralmente opposte: c’è chi preferisce partire dai dettagli e ricostruire la situazione con pazienza (e quindi amerà la tabella) e chi invece preferisce capire velocemente i contorni della situazione e approfondirne i dettagli in seguito (in questo caso la persona risulterà infastidita da una grande rappresentazione tabellare).

Allo stesso modo una tabella visualizzata sul display di un computer può essere utilizzata in modo decisamente più efficace, rispetto allo schermo di uno smartphone.

Quindi per rappresentare efficacemente le informazioni è necessario prima identificate il target specifico e la tipologia di utilizzo, in modo che le buone pratiche di Data Visualization riescano ad aggiungere altre “finezze” per far sì che le informazioni possano essere comprese e generare valore aggiunto.

Dall’altro lato non è corretto cedere all’illusione di poter gestire un business affidandosi solo a qualche indicatore sintetico: sotto agli andamenti generali si nascondono sempre i trend più significativi!

Ecco perché una buona soluzione di Business Intelligence & Analytic deve prevedere la possibilità di utilizzare sia strumenti sintetici (grafici e indicatori sintetici organizzati in dashboard) sia strumenti analitici (semplici tabelle e tabelle pivot) e la possibilità di esplorare i risultati in modo dinamico interagendo con le informazioni in modo molto intuitivo.

La nostra esperienza ci insegna purtroppo che, anche di fronte a infinite possibilità, gli utenti premono per avere esclusivamente visualizzazioni in continuità con quanto conoscono (spesso Excel) e sono spesso poco disposti a fruire di modalità di interazione dinamica con le informazioni, chiedendo esportazioni in modalità statiche, in pdf o stampe.

Ciò significa investire tempo e risorse economiche nella realizzazione di un progetto per disporre delle informazioni, acquistare tool specifici e poi non valorizzare (se non in minima parte) l’investimento fatto.

Spesso vediamo persone felici di condividere con gli amici o sui social le immagini prese da qualche App sullo smartphone con i dashboard relativi ai KM fatti correndo, in bicicletta o con qualsiasi altra attività sportiva … dashboard fatti di grafici dinamici, display, diversi KPI. E poi in azienda, magari sono le stesse persone che non accettano di utilizzare visualizzazioni alternative alle tabelle.


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