Molti hanno visto l’introduzione dell’obbligo della fattura elettronica come il punto di arrivo delle misure anti-evasione introdotte negli ultimi anni. Questo nuovo adempimento, in realtà, è solo uno dei tanti passi propedeutici alle iniziative successive.

La prossima misura che rivoluzionerà i rapporti di parte della cittadinanza con l’Agenzia delle Entrate è quello relativo allo scontrino digitale, anche detto, in assonanza con la fattura, scontrino elettronico, oppure, concentrandosi sulla modalità di invio, scontrino telematico.

Il D.L. 119/2018 stabilisce infatti che il tradizionale scontrino cartaceo attualmente emesso dagli esercenti al momento di una vendita venga sostituito da uno scontrino digitale, il quale verrà inviato automaticamente per via telematica all’Agenzia delle Entrate.

Lo scontrino digitale 2019-2020: chi e quando

Tutti i tipi di esercenti sono coinvolti in questa piccola rivoluzione. Di fatto, dunque, l’obbligo di emissione dello scontrino telematico scatterà per tutte quelle imprese che, avendo delle transazioni con l’utente finale, non sono interessate dall’obbligo di emettere la fattura elettronica. Si parla dunque di negozi di vendita al dettaglio, della grande distribuzione e di piccoli artigiani.

Tutti dovranno adottare lo scontrino elettronico, seppure in date diverse: per alcune realtà, infatti, lo scontrino digitale dovrà essere introdotto già nel 2019. Più nello specifico, tutti gli esercenti che nel 2018 hanno registrato un volume di affari superiore ai 400.000 euro dovranno emettere lo scontrino elettronico a partire dal 1° luglio 2019; tutte gli altri soggetti, invece, sono tenuti ad adottare lo scontrino telematico a partire dal 1° gennaio del 2020.

I vantaggi dello scontrino digitale

Con l’incombente introduzione dello scontrino elettronico si sta ripetendo in buona parte quanto già successo durante i mesi precedenti l’obbligo della fatturazione elettronica, con gli esercenti – soprattutto i piccoli esercenti – preoccupati per il cambiamento e per le incombenze che questo inevitabilmente finirà per comportare.

Va però sottolineato che lo scontrino elettronico porta con sé anche dei concreti vantaggi, i quali possono trasformare questo nuovo obbligo in una buona opportunità, per qualunque tipo di business. Con la digitalizzazione degli adempimenti, infatti, scompariranno il registro dei corrispettivi, gli studi di settore e tante altre incombenze burocratiche che tanto tempo e tante energie rubano tutt’oggi agli esercenti.

Gli scontrini elettronici e i registratori di cassa telematici

Protagonisti concreti di questo cambiamento saranno i registratori di cassa telematici, e quindi le casse elettroniche che permetteranno agli esercenti di inviare automaticamente all’Agenzia delle Entrate i singoli incassi.

Per rendere meno impattante il passaggio – dal punto di vista finanziario – allo scontrino elettronico, è stato introdotto uno speciale credito d’imposta fino al 50% della spesa sostenuta dagli esercenti per acquistare un nuovo registratore di cassa o per adattare quello già posseduto.

Nel dettaglio, gli esercenti che adatteranno il dispositivo in possesso potranno avere un contributo massimo di 50 euro, mentre quelli che acquisteranno un nuova cassa elettronica potranno avere un bonus fino a 250 euro.

 


 

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