Nessuna impresa può trascurare l’importanza dell’amministrazione del personale. Soprattutto nelle imprese di dimensioni ridotte, però può ricontrarsi la tendenza dell’amministrazione del personale nel non dedicare la giusta attenzione alla gestione delle singole persone, senza tener conto del fatto che un team gestito in modo efficiente e attento è molto più produttivo.

Una questione centrale, per quanto riguarda la gestione del personale nelle PMI, è quella relativa all’organizzazione dei turni, la quale deve essere pensata in base alle esigenze dell’azienda e delle persone coinvolte, nonché nel pieno rispetto delle normative in vigore.   

I vantaggi di una buona gestione dei turni 

Il benessere dei dipendenti dovrebbe essere una delle priorità fondamentali di qualsiasi imprenditore: i collaboratori devono cioè sentirsi apprezzati e valorizzati ed essere messi nelle condizioni effettive di poter lavorare al meglio.

In tal senso la gestione degli orari e dei turni di lavoro gioca un ruolo da protagonista, sapendo che da questi aspetti dipende in larga parte l’equilibrio tra vita lavorativa e vita personale. Una buona organizzazione dei turni permette di prevenire lo stress, nonché diversi disturbi a livello psicofisico e sociale.

L’azienda che dedica attenzione alla programmazione degli orari di lavoro riesce a ridurre il ricorso agli straordinari e permette ai dipendenti di affrontare le ore lavorative con serenità e senza nervosismo, nella consapevolezza di avere a disposizione il tempo e le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi predefiniti 

Non è peraltro tutto qui. Nell’organizzare i turni è bene porre attenzione sulla composizione delle effettive squadre che si vanno a creare, nella consapevolezza che ogni turno dovrebbe poter contare su una gamma sufficiente, e possibilmente ampia ed eterogenea, di competenze, così da portare a termine al meglio le mansioni previste.  

Cosa dice la normativa 

Come anticipato, l’organizzazione dei turni di lavoro deve essere fatta tenendo in considerazione sia le esigenze dei lavoratori, sia gli obiettivi dell’azienda, sia, infine, le normative in vigore. La prima legge da tenere presente è il Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 66, nel quale si sottolinea che nessun dipendente può lavorare più di 48 ore alla settimana, straordinari compresi; viene inoltre rimarcato qui il fatto che il normale orario di lavoro è di 40 ore settimanali, rimandando ai vari CCNL la possibilità di definire degli orari settimanali di durata inferiore.

Sempre in questo Decreto viene stabilito che gli straordinari non possono in nessun caso superare le 250 ore annue e che ogni lavoratore ha diritto a 11 ore di riposo ogni 24 ore, con pause garantite a tutti i lavoratori che operano per più di 6 ore consecutive, con un riposo di 24 maturato ogni 7 giorni di lavoro.  

Come anticipato, i CCNL possono intervenire con regolamenti specifici, riguardanti turni di lavoro, pause, straordinari, riposi e maggiorazioni in caso di lavoro notturno o straordinario. Vanno inoltre considerate ulteriori normative, come la Direttiva 2003/88/CE, che ha sostituito la Direttiva 93/104/CE, nonché il Codice Civile, la Costituzione e lo Statuto dei Lavorativi.

Di fronte a un quadro normativo complesso, nonché alle esigenze dei lavoratori e della stessa azienda, si capisce quanto sia importante poter contare su uno strumento ad hoc per l’organizzazione dei turni, lasciandosi alle spalle i “vecchi” fogli Excel, in cui gli errori potrebbero essere all’ordine del giorno, insieme alle tipiche difficoltà nell’affrontare imprevisti e comunicazioni efficaci. 


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