Quali sono oggi le sfide delle direzioni HR? Come la tecnologia sta supportando il cambiamento della gestione delle risorse umane?

Sono queste alcune delle domande intorno alle quali si è sviluppato l’Osservatorio Zucchetti HR 2023, a partire dal coinvolgimento di oltre 1.000 aziende. Vediamo da vicino i risultati relativi al mondo delle PMI

Le priorità e il livello di digitalizzazione delle PMI 

Guardando alle imprese con meno di 50 dipendenti si è scoperto che le priorità sono prima di tutto la Produttività (al 53%) seguita da Coinvolgimento e Turnover (17%), Selezione del personale (22%) e Inclusione (8%), laddove per esempio nelle grandi aziende l’obiettivo Produttività raggiunge solamente il 37%.

Se nei dati dell’Osservatorio 2022 il livello di digitalizzazione HR medio delle piccole imprese era del 35%, mentre quello delle medie imprese era del 45%, il nuovo Osservatorio ha visto un aumento rispettivamente del 9% e del 6%, e quindi i dati recenti evidenziano una media del 44% del livello di digitalizzazione per le piccole imprese e del 52% per le medie imprese (laddove per le grandi imprese si parla del 63%). 

La dematerializzazione documentale: i progressi 

Guardando a tutte le aziende prese in considerazione per l’Osservatorio Zucchetti HR 2023 si scopre che il 67% dei documenti del personale è stato dematerializzato, con un salto in avanti del 23% rispetto all’anno precedente.

Si parla di documenti visibili e profilati in base al ruolo e accessibili anche da remoto. Guardando ai dati dell’Osservatorio dell’anno precedente, alla domanda “I documenti del personale sono dematerializzati, visibili in relazione al ruolo e accessibili anche al di fuori dei locali aziendali?” il 33% delle piccole imprese aveva risposto sì, il 60% no, il 7% “lo farò”.

Guardando nello specifico le risposte alla medesima domanda dell’Osservatorio 2023, le aziende con meno di 20 dipendenti hanno risposto sì al 54%, così come le imprese da 20 a 50 dipendenti. 
Inoltre, alla domanda “È stata introdotta un’App per comunicare con il personale?” le aziende sotto i 50 dipendenti hanno risposto in maniera affermativa in oltre il 35% dei casi. 

Dall’analisi è emerso anche un dato molto significativo riguardo la digitalizzazione del processo di on boarding e inserimento del neo assunto, infatti il 43% delle aziende sotto i 20 dipendenti ha dichiarato di aver digitalizzato questi due processi, una percentuale al pari solo delle grandi imprese sopra i 250 dipendenti e che testimonia una maggiore propensione al digitale da parte delle grandi aziende e delle nuove aziende perlopiù costituite da giovani.  

L’importanza della digitalizzazione per le PMI

Questi dati evidenziano come le piccole imprese riconoscano sempre più l’importanza di adottare sistemi digitali per migliorare la comunicazione con il personale, eliminando la carta e velocizzando di fatto lo svolgimento di procedure come la condivisione di documenti personali e cedolini, l’invio di avvisi e comunicazioni, l’approvazione delle assenze, dei permessi e delle ferie, la gestione degli straordinari e molto altro ancora. 

La possibilità di condividere documenti anche con il personale fuori sede, in qualsiasi momento e tramite app mobile rende del resto ancora più agile la gestione aziendale, perché i responsabili possono controllare ogni processo in maniera più pratica e i dipendenti comunicare con l’azienda anche in mobilità e dopo l’orario di lavoro. 

Il percorso verso la digitalizzazione per le imprese di meno di 50 dipendenti sta prendendo sempre più consistenza anche grazie a strumenti e software specifici sviluppati proprio per le esigenze di imprese di tali dimensioni. La piccola azienda non deve più adattarsi a complesse soluzioni ma può trovare presso il partner tecnologico delle soluzioni ad hoc in grado di essere modulari, quindi di poter far compiere gradualmente il processo di digitalizzazione. 


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