Le aziende che offrono il servizio di ristorazione mensa lo sanno molto bene: non si tratta semplicemente di assicurare ai propri dipendenti del cibo e una location per la pausa pranzo. Si rende necessario anche assicurare prodotti di qualità e, più in generale, un’esperienza appagante, nella consapevolezza che una pausa pranzo soddisfacente sia fondamentale per garantire serenità e motivazione al proprio team. Ecco che allora, anche attraverso il supporto dei più moderni software gestionali, la ristorazione per mense aziendali viene strutturata per offrire ai dipendenti un’esperienza appagante dal punto di vista culinario, conviviale e sociale. Attenzione, però, a non compromettere tutto questo con un particolare di non poco conto: la fila alle casse.
Come già argomentato in un recente approfondimento sul ruolo della ristorazione nelle mense aziendali nel produrre benessere e produttività, nessun dipendente vuole sprecare minuti preziosi della propria pausa in attesa del conto, così da togliere tempo al proprio relax in vista del ritorno in postazione di lavoro. Per eliminare questo problema le mense aziendali che lavorano in modalità self-service possono oggi contare sull’automatizzazione del checkout, grazie a strumenti che offrono la lettura dei vassoi e l’elaborazione istantanea del conto.
Come funziona l’automazione del checkout in mensa con il riconoscimento visivo
Le mense aziendali in modalità self-service sono sempre più diffuse, sapendo peraltro che questa tipologia di servizio è molto apprezzata dai dipendenti che ogni giorno ne fanno uso. Tipicamente il traffico maggiore all’interno di una mensa, anche se ben organizzata, si trova alle casse, dove avviene il checkout. Ma non deve per forza essere così: in sistemi di ristorazione mense aziendali totalmente automatizzati è infatti possibile sfruttare uno strumento per il riconoscimento visivo dei piatti e dei prodotti scelti, sfruttando a tale scopo tecnologie avanzate di intelligenza artificiale e machine learning.
Dal punto di vista dell’utilizzatore, il sistema è assolutamente intuitivo. È infatti sufficiente portarsi al punto cassa, dove il sistema che cattura l’immagine del vassoio, utilizzando degli algoritmi di intelligenza artificiale e di machine learning, riconosce i prodotti presenti: in pochi secondi il software gestionale per la ristorazione può così calcolare il totale dell’ordine.
I vantaggi di un sistema con riconoscimento visivo dei vassoi non si limitano peraltro all’eliminazione delle code. Certo, il fatto di poter effettuare il checkout in circa cinque secondi è un beneficio difficile da battere, ma non è l’unico. Grazie a questi sistemi basati sull’AI, infatti, è possibile ridurre gli errori dovuti alla digitazione manuale dei prodotti da parte degli utenti, così come è possibile migliorare la gestione delle scorte, grazie a una raccolta dei dati esatta e in tempo reale.
Non solo checkout automatizzato: le possibili integrazioni
Nel momento in cui si opta per l’automazione del checkout in mensa è facile effettuare ulteriori step per eliminare sprechi di tempo, ridurre gli errori e migliorare la gestione complessiva della pausa pranzo. Diventa facile, ad esempio, pensare ad un’integrazione del sistema con l’app per i dipendenti che in questo modo possono pagare tramite badge. In aggiunta, sempre mediante l’app, si può offrire l’opportunità di prenotare il posto a tavola all’orario desiderato, per avere così la certezza di non sprecare nemmeno un secondo nell’attesa di trovare una postazione libera.
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