Per un’impresa che vuole crescere non c’è nulla di meglio del conoscere cosa potrà accadere nel breve o nel lungo termine, così da sapere su cosa puntare e come approcciarsi ai clienti e al mercato. Per raggiungere questa conoscenza non sono del resto necessarie delle magiche doti di chiaroveggenza: no, è sufficiente affidarsi alla analisi dei dati, e quindi alle attività di big data analytics, vere e proprie armi per avvantaggiarsi sui propri concorrenti.

Non a caso la data analytics è in cima alle priorità dei CIO a livello globale. Eppure, come rileva un’indagine di Gartner, la maggior parte delle imprese non è ancora in grado di sfruttare nel concreto e a proprio favore l’analisi dei big data: solo il 9% delle aziende sarebbe infatti capace di trarre tutto il vantaggio possibile dall’analisi dei propri software di analisi dati.

La maturità della data analytics nelle aziende

Gartner ha analizzato imprese sparse in 196 Paesi differenti per scoprire il loro grado di maturità nel campo della big data analytics. Si è scoperto così che solo il 9% delle aziende si reputa pronto a sfruttare al meglio l’analisi dei dati, ponendosi sul primo scalino di un’ideale graduatoria formata da 5 posizioni. Il 31% delle imprese si posiziona invece sul secondo scalino, il 34% sul terzo, il 21% sul quarto e il 5% sul quinto e ultimo scalino.

L’evoluzione aziendale della data analytics non è dunque veloce come si vorrebbe: come sottolineato dal vicepresidente della ricerca Gartner, Nick Heudecker:

Il primo passo da compiere è quello di focalizzarsi sul migliorare il modo in cui le persone e i processi sono coordinati all’interno dell’azienda, e soltanto dopo questo passo rivolgersi all’esterno per pensare ai partner.

Quali aziende utilizzano maggiormente gli strumenti di data analytics?

Non esistono imprese che non possono trarre vantaggio dall’analisi dei dati aziendali. È però indubbio che alcuni settori sono stati più lesti di altri nell’afferrare le opportunità offerte dagli strumenti e dalle tecniche per l’analisi dei dati.

Come riportato da uno studio recente dell’Osservatorio Big Data Analytics & Business Intelligence del Politecnico di Milano, a primeggiare in Italia è il settore bancario, dove le tecnologie di big data analytics vengono sfruttate dal 28% delle realtà; segue il Manifatturiero, con il 24% e, più distaccati, il settore Tech & Media (14%) e le Pubbliche amministrazioni & Sanità (7%).

In che modo le imprese italiane utilizzano i dati?

L’Osservatorio del Politecnico di Torino ha inoltre cercato di scoprire in quale modo le imprese italiane utilizzano l’analisi dei dati aziendali. Partendo da uno studio condotto su 159 organizzazioni, l’Osservatorio ha affermato che la totalità delle imprese, ormai, usa gli strumenti di Descriptive Analytics per descrivere la situazione passata o attuale del proprio business.

In costante crescita è poi la fetta delle aziende che usa strumenti di Predictive Analytics, impiegati dal 73% delle organizzazioni, per prevedere quali saranno i movimenti più probabili nel futuro.

Il 33% delle realtà intervistate fa ancora di più affidandosi a dei tool avanzati di Prescriptive Analytics, i quali sono in grado di proporre soluzioni strategiche in base ai dati analizzati.

Sono quindi sempre di più le imprese che si affidano all’analisi dei dati e al data mining per migliorare le decisioni aziendali: come anticipato, però, la via verso la piena maturità nel campi della data analytics sembra ancora piuttosto lunga.