Negli ultimi anni la tendenza è stata molto chiara: si punta alla natura, si punta all’esterno, si punta all’outdoor, quindi sempre più spesso al campeggio. Il quale, vale sempre la pena sottolinearlo, non è più inteso come la meta del campeggiatore classico o di chi è alla ricerca di una vacanza low cost: in questi anni le persone più diverse hanno scelto la vacanza en plen air, anche grazie all’offerta sempre più diversificata di campeggi, spesso capaci di unire contatto con la natura, comfort e persino lusso (non a caso c’è chi ha parlato di una vera e propria glamping-mania).

E, a quanto pare, a dominare i trend per l’estate 2024 ci sarà proprio il turismo outdoor, con i campeggi a guadagnare ulteriore terreno.  

I trend per l’estate 2024: il turismo outdoor protagonista 

Ad anticipare dati preziosi circa le tendenze dell’estate 2024 è un recente studio condotto da ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) con la collaborazione di Human Company e dell’Istituto Piepoli. Tra i vari aspetti analizzati, ENIT si è concentrata anche sulle scelte di soggiorno in vista della sempre più vicina estate: si scopre così che un italiano su 5, una fetta del 22%, opta per una vacanza outdoor, andando quindi a sorpassare il già alto dato dell’anno scorso.

La vacanza en plein air, nello specifico, sta attraendo in particolare l’attenzione dei turisti di età compresa tra i 35 e i 54 anni. Complessivamente, la propensione per il campeggio interessa ora un italiano su quattro, sapendo peraltro che la metà degli italiani, durante l’anno, ha optato per almeno un weekend nel segno delle escursioni. Potrebbe inoltre sorprendere il fatto che la spesa per la vacanza di chi predilige la vacanza outdoor, complessivamente, è maggiore rispetto a quella di chi soggiorna in hotel. Se la spesa media dei vacanzieri è di 1.575 euro, quella di chi fa una vacanza all’aria aperta cresce del 22%, per arrivare a 1.918 euro.  

Chi gestisce delle strutture ricettive outdoor ha tutto il vantaggio di capire i motivi che spingono gli italiani a preferire le vacanze all’aria aperta: nel 28% dei casi la scelta è motivata dal desiderio di vivere una vacanza in libertà, mentre nel 22% dei casi a spingere in questa direzione è la voglia di entrare in connessione con la natura.  

Il ruolo dei PMS nella gestione di camping e villaggi 

Ci sono dunque dei fatti che sono ormai chiarissimi: il campeggio piace a una fetta sempre più importante degli italiani, e la vacanza outdoor non è più vista come una privazione in fatto di comfort. Si capisce quindi che anche i camping di qualsiasi dimensione, così come anche i villaggi, devono dotarsi di strumenti capaci di garantire agli ospiti un’esperienza di soggiorno di livello superiore, a partire dall’adozione di un PMS di ultima generazione.

La possibilità, implementando una suite gestionale completa (a livello di Front office, Meeting, Housekeeping, F&B, Vendite, Revenue Management, Marketing e Amministrazione) è quella di ridurre i costi e parallelamente di ottimizzare la guest experience a livello quotidiano. 

Si pensi per esempio alla comodità di poter gestire in modo razionale il pricing, segmentando l’offerta e personalizzando i prezzi in base a piazzola, numero di persone, servizi extra, promozioni, camping cheque e via dicendo, ma anche alle possibilità offerte dalle più diverse funzioni, da quelle per il pagamento online o elettronico nei diversi punti vendita dei villaggi, per arrivare alle funzionalità specifiche per i diversi tipi di struttura e di servizi, dalla piazzola al bungalow, dalla ristorazione all’area Wellness, per arrivare alla gestione del tableau spiaggia. 

Sempre di più l’ospite del camping cerca comfort, servizi personalizzati e massima serenità: con i migliori software gestionali è possibile assicurare ai clienti la migliore delle esperienze possibili.  


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