Dalla primavera 2023 in Italia si celebra la Giornata della Ristorazione, un omaggio alla cultura dell’ospitalità tipica italiana. Ristoranti, pizzerie, trattorie, osterie, taverne sono di fatto un’agenzia culturale del territorio, un patrimonio da conservare. Ma non solo: la ristorazione è tra i settori trainanti dell’economia italiana e lo è stato anche negli anni di crisi; nel settore si contano infatti oltre 330 mila imprese attive.

Tuttavia c’è un dato che può preoccupare quando ci si interroga su come avere successo nella ristorazione, legato alla bassa affidabilità economico commerciale delle imprese – stando ai dati dell’osservatorio iCRIBIS. Nello specifico, considerando le attività per le quali ci sono sufficienti dati a disposizione, il 46% ha un indice di rischio più alto della media e il 15,2% ha uno score di rischio definito come “massimo”. In soccorso delle attività commerciali nel campo della ristorazione giunge comunque il Governo con il Bonus ristorazione attivo per l’anno 2024. Ma per non dover dipendere dal sistema degli aiuti statali e capire come avere successo nella ristorazione, quali sono gli elementi che un operatore non dovrebbe mai perdere di vista?

I 5 ingredienti per avere successo nella ristorazione

  • Passione: non ci sono dubbi nell’affermare come la passione sia l’ingrediente fondamentale per avere successo nella ristorazione. Una passione che spesso inizia a comparire già durante l’infanzia o l’adolescenza. Non tutti riescono a focalizzare fin da subito la propria “vocazione” verso un lavoro all’interno della ristorazione e la “chiamata” può arrivare tardi con dei cambiamenti di carriera e di vita. In entrambi i casi la passione è necessaria, ma non solo. Gestire con successo un’attività di ristorazione vuol dire anche essere ospitali, il che presuppone, oltre alla passione, anche la presenza di un buon senso di convivialità.

  • Imprenditorialità: non un semplice appassionato, non uno chef, non un responsabile di sala. Il ristoratore è un imprenditore e come tale deve avere una mentalità imprenditoriale. Questo significa che l’esercente, oltre ad occuparsi dell’accoglienza dei clienti, deve stare attento a numeri, spese, ricavi, investimenti, trend, mutamenti normativi. L’alto dato di rischio citato sopra deriva proprio dal mancato passaggio di molti ristoratori dallo status di esercente a quello più ampio di imprenditore.

  • Visione: il ristorante deve essere gestito come un’impresa a tutto tondo, a partire da un business plan completo il quale, come è noto, deve mettere nero su bianco anche la visione del ristoratore. Ma quale può essere la visione di un’impresa della ristorazione? Anche qui torna il concetto di comunità, poiché la vision di un ristorante nasce dalla sua proiezione e dal contributo che esso può fornire al territorio circostante. Quali problemi vuole risolvere l’attività in quel quartiere? Quali lacune intende colmare? Quali sono le aspirazioni e i valori che guidano e guideranno l’impresa?

  • Tecnologia: il fatto che il ristorante non sia più una realtà analogica è sotto gli occhi di tutti. Per ridurre i costi, gli errori, le attese, per migliorare l’esperienza dei clienti e semplificare il lavoro del personale, per permettere di dedicare più attenzione alle attività ad alto valore aggiunto i ristoranti sono diventati sempre più tecnologici. Dal gestionale del punto cassa alle app per la consegna a domicilio o la gestione dell’asporto, dai menu digitali fino ai servizi di self-order al tavolo, senza dimenticare gli strumenti di marketing automation. La buona ristorazione recupera e rielabora la tradizione, sfruttando parallelamente le tecnologie di ultima generazione per migliorare il servizio, l’esperienza e la gestione: in un settore che si trasforma insieme alle aspettative dei clienti, poter contare sugli strumenti digitali più mirati è essenziale.

  • Team: tra gli ingredienti essenziali per una ristorazione vincente non si potevano non nominare i collaboratori, l’anima di ogni attività di questo settore. Dalla scelta attenta dello staff fino agli interventi di formazione e di team building, la costruzione delle brigate di cucina e di sala richiede impegno, per costruire un vero team coeso e affiatato.

Accompagnare la tradizione della ristorazione verso il futuro

L’annuale Giornata della Ristorazione è “un’iniziativa popolare, inclusiva, solidale e profondamente etica che ha come obiettivo primario quello di invitare tutti gli italiani a celebrare la condivisione di un rinnovato sentimento di comunità”. Un mix di passioni, tradizioni, condivisione che, per poter essere conservati, devono aprire le braccia al futuro e alle sfide che il mondo porrà davanti alla ristorazione italiana nei prossimi anni.

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