Dopo la lunga esperienza dell’emergenza sanitaria è tornata la voglia di uscire e di trascorrere nuovamente dei momenti di convivialità nei locali pubblici. Un desiderio che, peraltro, ha causato un forte sentimento di nostalgia tra il 2020 e il 2021: come dimostrato dal Rapporto «Il valore economico e sociale della distribuzione Horeca nel post Covid-19» realizzato dal Censis in collaborazione con la federazione italiana dei distributori Horeca, oltre il 68% degli italiani ha infatti sentito una forte mancanza dei momenti passati in ristoranti e bar.

Percentuale che, guardando ai soli giovani, si alza fino al 78%. Sono dati che non stupiscono, sapendo quanto siano importanti i luoghi del fuori casa nella vita degli italiani: lo stesso studio dimostra infatti che per l’89% delle persone i locali pubblici sono una fondamentale fonte di lavoro e di reddito, nonché uno stimolo per le imprese locali; per l’88% degli intervistati, inoltre, la presenza di ristoranti, bar, enoteche, caffè e pasticcerie è importante per assicurare una buona qualità della vita.

Sull’onda di questi sentimenti stiamo quindi vivendo un ritorno al fuori casa, che unitamente alla forte transizione digitale di questo mercato, sta consentendo ai locali di mettersi alle spalle i problemi avvertiti a livello economico e organizzativo.

Aumentare produttività e redditività, ridurre i costi: i nuovi propositi

In questo periodo di ripresa dall’emergenza sanitaria le attività Horeca hanno ben presente quanto sia necessario ridurre i costi, soprattutto pensando al forte aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime.

Ecco allora che è necessario puntare a incrementare la produttività e, al tempo stesso, a ridurre incongruenze, ridondanze, attività inutili ed errori. In questo senso le nuove tecnologie a disposizione di ristoranti, hotel e bar possono arrivare in soccorso degli imprenditori, a patto di mettere in campo un’integrazione di alto livello pensando a tutti i processi: tutte le attività devono essere interconnesse, dall’acquisto dei prodotti alimentari alla gestione del magazzino, dall’attività di vendita al tavolo e al banco fino all’eventuale consegna a domicilio dei propri prodotti.

Sarà così possibile contare su dei flussi di dati certi preziosi per la contabilità nonché per l’analisi delle performance, individuando in modo esatto eventuali mancanze, lacune o rallentamenti.

Le grandi catene di ristorazione hanno già adottato in massa soluzioni integrate che permettono di monitorare a livello operativo e contabile la gestione delle scorte, delle prenotazioni, dei tavoli, delle comande, delle consegne e dei pagamenti; i singoli esercenti si stanno invece muovendo in questi mesi in tale direzione.

Diventa importante, in questo scenario, dare la preferenza a degli strumenti che siano integrabili e allo stesso tempo capaci di dare al ristoratore tutti i dati di cui ha davvero bisogno. Da questa prospettiva acquistano importanza le soluzioni con un approccio analitico alle informazioni come il Business tracker.

Business tracker: una soluzione di monitoraggio per ristoranti e bar

L’obiettivo delle aziende del fuori casa è quello di garantire sempre una buona marginalità: per farlo è necessario avere un monitoraggio efficiente e continuo su entrate e uscite, anche a livello quotidiano.

Per questo possono risultare particolarmente preziose delle soluzioni in stile “Fitness tracker” le quali, anziché monitorare gli obiettivi di allenamento, puntano l’attenzione sugli obiettivi e i dati di un business, traendo informazioni in tempo reale dai punti cassa.

Grazie a delle app di questo tipo il ristoratore, una volta impostati gli obiettivi di vendita e le performance del proprio locale, ha la possibilità di analizzare quotidianamente i risultati raggiunti, confrontandoli con le aspettative e le stime.

Non è tutto qui: le migliori soluzioni di monitoraggio per i ristoranti e bar presentano anche suggerimenti puntuali in base ai dati rilevati, in modo da aiutare l’imprenditore a prendere le più utili decisioni.


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