Mentre ci si avvia verso un lento – probabilmente lentissimo – ritorno alla normalità per ristoranti e bar nel periodo post-lockdown da Coronavirus, resta un grande punto interrogativo per quanto riguarda gli alberghi.

È infatti difficile immaginare quale sarà lo scenario dei prossimi mesi per il settore turistico-ricettivo italiano. Gli alberghi delle località balneari e montane sperano di poter iniziare a lavorare a partire da luglio e agosto, mentre gli hotel di lusso sembrano in gran parte orientati verso la non riapertura, a causa della penuria di clienti dall’estero.

Proprio le strutture ricettive posizionate nelle città d’arte come Venezia, Roma, Firenze e Napoli sembrano predestinate a essere le più colpite, non potendo contare per lungo tempo sul turista straniero. In generale, come sottolineato dal presidente di Federalberghi Bernabò Bocca a metà maggio, per ora non esiste alcun protocollo ufficiale e non si capisce dunque né quando si potrà aprire, né come si potrà farlo. Gli operatori del settore, però, non possono continuare ad aspettare.

Alberghi ed emergenza sanitaria: cosa è stato fatto finora

Qualcosa, per aiutare le aziende del settore turistico-ricettivo, è già stato fatto, fin dal primo periodo dell’emergenza sanitaria. Si pensi per esempio al decreto Cura Italia, con il quale è stato dato il via al rimborso delle prenotazioni tramite emissione di voucher: un modo pratico, veloce e conveniente per dare respiro agli operatori del settore.

Grazie a questo meccanismo è possibile rimborsare tutti i clienti che avevano già effettuato una prenotazione, non attraverso del denaro, bensì mediante un voucher pari alla somma versata, da poter utilizzare nei 12 mesi successivi all’emissione dello stesso.

Questa è stata una prima mossa per garantire una ripresa meno difficoltosa una volta rientrata l’emergenza Covid-19, facilitata del resto dai software gestionali di Zucchetti per alberghi e agenzie di viaggio, che permettono di gestire l’annullamento della prenotazione e l’emissione del voucher in modo automatico e veloce.

Zucchetti è però convinta che si possa fare ancora di più, per accelerare ulteriormente la ripresa del settore turistico e ricettivo: per questo motivo insieme ad Amilon, società del gruppo specializzata in programmi fedeltà e di incentivazione con gift card digitali, ha creato la piattaforma Sconto e Torno.

Sconto e Torno: una piattaforma per la ripartenza di alberghi e ristoranti

Per alcuni ristoranti la ripresa sarà lenta e difficile, per via degli stringenti protocolli di sicurezza, i quali impongono, per esempio, 4 metri quadrati per ogni cliente, nonché 2 metri tra un tavolo e l’altro. E la situazione è anche peggiore per gli alberghi.

Per aiutare le attività del settore guardando non solo al domani, ma anche al presente, è stata sviluppata e lanciata la piattaforma Sconto e Torno, attraverso la quale i consumatori possono acquistare dei buoni, equivalenti per esempio a un soggiorno in hotel piuttosto che a un’esperienza al ristorante, – da utilizzare nel futuro.

In questo modo albergatori e ristoratori possono contare su una lista di prenotazioni in vista della ripresa, a fronte di un piccolo sconto per i futuri clienti. Grazie a questa piattaforma gli operatori possono guardare ai prossimi mesi con maggiore sicurezza e, soprattutto, possono contare su un incasso immediato.

I consumatori, da parte loro, hanno la possibilità di progettare o regalare – anche a distanza – delle entusiasmanti e interessanti esperienze future, aiutando nel medesimo tempo l’ospitalità italiana a rimettersi in piedi.

Le caratteristiche uniche delle Gift Cart di Sconto e Torno

La piattaforma di gift card lanciata da Zucchetti permette agli attori del settore ricettivo italiano di vendere immediatamente, attraverso i canali digitali, gift card di diverso valore, con una revenue a cassa immediata (a differenza di quello che accade sulle altre piattaforme, infatti, il credito viene inviato subito all’operatore) su spese che si effettueranno concretamente nei prossimi mesi, aumentando parallelamente la notorietà del proprio marchio.

Non va peraltro sottovalutato il vantaggio della spinta emotiva generata dal messaggio di ripresa implicito nella piattaforma, che incrementa ulteriormente le opportunità di vendita.