Sono i mesi più caldi dell’anno: per molti alberghi della penisola, questo significa che è il momento di attirare il massimo numero di clienti. In molti casi, va detto, il problema non è tanto quello di riempire le stanze, quanto invece quello di alzare il REVAPR, ovvero il Ricavo Medio per stanza, andando a tagliare le spese senza incidere minimamente sulla qualità del servizio offerto al cliente.

È questo uno dei noccioli fondamentali della gestione degli hotel durante la stagione estiva: come guadagnare di più offrendo le stesse cose – o magari persino qualcosa di meglio? Esiste una soluzione, ed è quella di incentivare le prenotazioni dirette sul proprio portale web, riducendo dunque la fetta di ospiti che passano per l’intermediazione delle famigerate OTA (Online Travel Agencies), prima fra tutte Booking.com.

Prenotazioni dirette e prenotazioni attraverso OTA

Negli ultimi anni le prenotazioni mediante OTA hanno preso il sopravvento su quelle dirette. Il problema, però, è che queste agenzie di viaggio online richiedono una commissione considerevole per ogni prenotazione effettuata, la quale può arrivare ben oltre il 20%, andando ad abbassare considerevolmente il margine di guadagno.

Ma non è tutto qui: gli hotel in questo modo perdono anche la possibilità di instaurare relazioni dirette e durature con gli ospiti, i quali si trovano in effetti ad interagire con sistemi di prenotazione online. Come è possibile, quindi, aumentare la quota di clienti che prenota direttamente sul sito web dell’albergo, rubando così spazio alle OTA?

Gestione hotel stagione estiva: come guadagnare spazio rispetto alle agenzie online

In luglio e agosto il problema, nella maggior parte dei casi, non è quello di riempire l’albergo, quanto quello di guadagnare realmente sulle stanze occupate. Per farlo è necessario eliminare per quanto possibile le commissioni delle OTA, attirando utenti direttamente sul proprio sito web. Ecco dunque che una strategia oculata per la gestione dell’hotel, soprattutto durante la stagione estiva, deve essere quella di offrire dei vantaggi in più nel caso della prenotazione diretta.

Sconti, navette gratuite da e per l’aeroporto, parcheggio gratuito, check-out posticipato: queste sono tutte offerte che gli hotel possono rendere disponibili solo per la prenotazione sul proprio portale, sottolineandone l’esclusività.

Non è tutto qui. È importante che gli hotel richiedano le informazioni di contatto dei propri clienti – in primis di quelli arrivati tramite OTA – così da poter instaurare, da quel momento in poi, una strategia di contatto intelligente, da sfruttare attraverso campagne di email marketing: in questo modo, molto probabilmente, la prossima prenotazione sarà diretta. E ancora, il singolo albergo dovrebbe mettere in atto una strategia di web marketing tale da riuscire a competere con le OTA sui motori di ricerca.

Non è un caso, per esempio, che i portali di aggregazione di annunci come Booking.com utilizzino persino il nome degli stessi alberghi per creare delle campagne pubblicitarie su Google: così facendo, nel momento stesso in cui gli utenti cercheranno il nome di quello specifico albergo sul motore di ricerca, si troveranno come primo risultato – sponsorizzato – proprio il portale dell’OTA. Il trucco, in questo caso, è avviare una campagna PPC uguale, così da presentare in cima ai risultati di ricerca anche il proprio annuncio.


 

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