I lavori in appalto sono sempre più diffusi, ma comportano rischi significativi, soprattutto in settori come l’edilizia o l’industria estrattiva. La formazione dei lavoratori e la cultura della sicurezza sono spesso insufficienti e complicate da barriere linguistiche.
L’uso eccessivo del lavoro straordinario e la mancanza di pause aumentano il rischio di incidenti e con esso di infortuni. La tecnologia può migliorare la sicurezza attraverso sistemi di gestione digitalizzati e l’uso dell’intelligenza artificiale, ad esempio per verificare l’idoneità tecnico-professionale (I.T.P.) e quindi l’idoneità documentale dei partner.
Gli strumenti normativi esistenti, se applicati correttamente, possono creare un embrione di sistema abbastanza efficace di qualificazione delle imprese. Tuttavia, la frammentazione della materia e la mancata dichiarazione dei costi di interferenza insieme alla mancata verifica sono e rimangono criticità molto comuni.
La digitalizzazione delle informazioni e l’uso di tecnologie innovative sono essenziali per una gestione efficace della sicurezza e delle relative responsabilità, inclusa la gestione delle emergenze. Rispettare le regole esistenti e implementare nuovi sistemi tecnologici può fare la differenza nella prevenzione dei rischi e nella promozione di un ambiente di lavoro sicuro.
Il tema del lavoro in appalto è tornato alla ribalta, sollevando riflessioni profonde e ben note a chi si occupa di sicurezza sul lavoro. Nonostante la consapevolezza dei rischi, il ricorso agli appalti continua a crescere, spinto dalla necessità di ridurre costi e aumentare l’efficienza. Tuttavia, questa tendenza comporta un aumento dei rischi, soprattutto in settori pericolosi come l’edilizia, l’industria estrattiva e i lavori stradali, dove lavoratori di diverse aziende, con vari livelli di formazione, si trovano a operare insieme. Investire 10.000 euro in segnaletica e poster non cambia nulla, investirli in protezioni e tecnologia può salvare vite.
Le criticità dei lavori in appalto, cultura compresa
Spesso si pensa che sia possibile governare i processi, semplicemente facendo firmare dei fogli e consegnando valutazioni di centinaia di pagine. Non è ancora ben chiaro che uno degli aspetti più critici del lavoro in appalto è il fattore umano. La formazione e la sensibilizzazione dei lavoratori sono fondamentali per garantire la sicurezza. Tuttavia, la mancanza di formazione adeguata e le barriere linguistiche possono rendere difficile la comprensione e l’applicazione delle norme di sicurezza. È essenziale colmare queste lacune con programmi di formazione specifici e continuativi, che vadano oltre il semplice adempimento formale degli obblighi di legge e che comprendano differenze culturali e di genere e che approfondiscano le tematiche relative ai rischi interferenziali da sempre molto sottovalutati.
La cultura della sicurezza è un concetto spesso citato ma poco compreso. Gli incidenti recenti evidenziano la necessità di ripensare il ruolo centrale dei preposti, ma anche quello dei dirigenti e dei datori di lavoro nella promozione della sicurezza.
La vigilanza e l’adesione alle norme sono cruciali, ma i dati dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro del 2023 mostrano un alto tasso di irregolarità nelle ispezioni, a dimostrazione che c’è ancora molto da fare per costruire una vera cultura della sicurezza. I dati relativi all’adesione alla patente a crediti confermano questa irregolarità diffusa (parliamo di fatto di adempimenti che dovevano già essere presenti nelle aziende italiane).
La normativa cerca da anni di responsabilizzare maggiormente le figure della sicurezza e anche le ultime revisioni vanno in questo senso.
Come la tecnologia può aiutare ad organizzare il lavoro
L’organizzazione del lavoro e le condizioni di mercato influenzano significativamente la sicurezza. L’uso eccessivo del lavoro straordinario e la mancanza di pause adeguate aumentano il rischio di incidenti e quindi di infortuni e malattie professionali. È fondamentale ripensare l’organizzazione del lavoro, garantendo che le aziende con cui si collabora rispettino gli standard di sicurezza e offrano condizioni di lavoro dignitose.
La tecnologia può giocare un ruolo chiave nella gestione della sicurezza. L’adozione di sistemi di gestione tecnologici e organizzati può aiutare a prevenire i rischi e migliorare la sicurezza sul lavoro. Coinvolgere committenti e appaltatori nel rispetto di procedure di sicurezza coordinate e condivise è essenziale per ridurre le criticità che si sviluppano di pari passo con l’andamento del cantiere.
Gli strumenti tecnologici oggi esistono e possono semplificare notevolmente tutte le fasi della gestione della sicurezza. Una verifica dell’idoneità tecnico-professionale (I.T.P.) effettuata tramite portale web, con uno scambio documentale pratico e veloce, evita appuntamenti e contestazioni, assicurando un aggiornamento documentale costante. I sistemi di intelligenza artificiale possono processare i documenti relativi alla I.T.P. e fornire risposte automatiche sull’idoneità di formazione, DURC, sorveglianza sanitaria, DURF ecc.
La I.T.P. può essere facilmente integrata con i sistemi tecnologici di accesso, permettendo di accettare le timbrature tramite badge solo per persone e aziende in regola, e verificando le targhe degli automezzi autorizzati. La sensoristica applicata ai mezzi e alle persone può segnalare near miss e verificare l’uso dei DPI.
Anche la portineria può essere virtualizzata con l’uso della tecnologia (ad es. totem installati sui varchi); molti siti industriali sono già stati dotati di sistemi ‘remotizzati’ che mettono in comunicazione i visitatori con un call center centralizzato e attivo 24 ore su 24.
La fornitura di informazioni dettagliate sui rischi specifici, richiesta dall’art. 26, può e deve essere digitalizzata, rendendola disponibile sulle app dei dispositivi mobili. Queste informazioni devono essere parte integrante dei corsi di formazione, spesso troppo generici, e includere le misure di prevenzione e di emergenza adottate.
Infine, è necessario ricordare che i moderni sistemi di gestione, si possono avvalere di sensoristica a basso costo per monitorare temperatura, rumore, ossigeno ecc. Questi sensori forniscono indicazioni in tempo reale al HSE manager, supportando le decisioni operative.
Tutte le informazioni vanno sottoscritte, archiviate, conservate e protette nel modo giusto.
Strumenti normativi ma frammentati
Gli strumenti normativi per la gestione della sicurezza negli appalti sono ben noti e includono la verifica dell’idoneità tecnico-professionale, la fornitura di informazioni dettagliate, la cooperazione e il coordinamento e l’elaborazione del DUVRI. Questi passaggi, se applicati correttamente, possono contribuire a creare un sistema efficace di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi.
La materia della sicurezza sul lavoro appare oggi ancora molto frammentata e articolata, in parte anche multidisciplinare. Deve essere affrontata da più professionalità e competenze diverse.
Basta poco per rientrare in quell’85% di irregolarità rilevato dall’INL. Un esempio classico è la mancata dichiarazione dei costi per ridurre o eliminare le interferenze delle lavorazioni, spesso commessa in buona fede, proprio perché realmente non ci sono costi di interferenza.
Anche la tessera di riconoscimento fornita ai lavoratori viene spesso banalmente smarrita durante il lavoro, risultando una delle prime sanzioni in caso di controlli, approfonditi in questo articolo sui controlli in campo operativo e sicurezza sul lavoro.
Con la diffusione degli strumenti di esternalizzazione, il tema delle responsabilità e degli obblighi datoriali in contesti emergenziali è spesso trascurato. Gli episodi recenti hanno evidenziato la difficoltà di identificare la catena di comando in situazioni di emergenza. È raro vedere un DUVRI che si occupi anche di emergenza. Spesso la cultura della sicurezza e la gestione degli adempimenti appare direttamente proporzionale alle dimensioni aziendali ed è quindi il committente che deve farsene carico.
Gli aspetti tecnologici della cooperazione e del coordinamento, così come l’elaborazione del DUVRI, sono fondamentali. I moderni sistemi di posta e messaggistica hanno semplificato la condivisione documentale e la distribuzione degli esiti di ispezioni e sopralluoghi. I sistemi di gestione informatizzati, basati su check list aggiornate e condivise anche su dispositivi mobili, permettono l’emissione di report che dimostrano l’avvenuta vigilanza e la gestione delle non conformità.
La corretta gestione della salute e sicurezza è un obiettivo raggiungibile, ma non ancora raggiunto. È necessario che tutti gli attori coinvolti rispettino rigorosamente le regole esistenti e implementino nuovi sistemi di gestione tecnologicamente avanzati. La digitalizzazione e l’uso di tecnologie innovative possono fare la differenza nella prevenzione dei rischi e nella promozione di un ambiente di lavoro sicuro.
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