Misurare l’impatto ambientale della mobilità aziendale delle imprese, intesa sia come attività di business travel, sia di fleet management nel caso di grandi aziende, è il punto di partenza fondamentale per identificare obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni e creare un piano strategico efficace per raggiungerli.

L’accordo di Parigi del 2015 ha segnato una svolta significativa nell’approccio alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, spingendo le nazioni a impegnarsi per conseguire l’obiettivo comune di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.

Per centrare questo obiettivo, ribadito anche dal Green Deal Europeo nel 2019, è importante l’impegno delle imprese del settore privato a rendere più sostenibile una voce di bilancio significativa come la mobilità aziendale, rappresentata soprattutto dalle attività di business travel e di gestione del parco veicoli, nel caso di grandi aziende nazionali e internazionali. Infatti, negli ultimi anni sono cambiati molti processi e obblighi che richiedono ad alcune aziende di divulgare nei bilanci annuali informazioni sulle loro performance ambientali, sociali e di governance (ESG), allineandosi a una richiesta sempre più importante di maggior trasparenza e attenzione sulla qualità delle informazioni e dei dati contenuti in questo tipo di report.

Gli obblighi normativi però non devono essere il fine ultimo delle iniziative in ambito di sostenibilità portate avanti dalle imprese, in quanto il vero valore per l’azienda stessa e i suoi stakeholder sta nel cercare di raggiungere questi obiettivi ambiziosi attraverso la definizione di una strategia climatica corretta e in linea con gli standard internazionali, che porti a una riduzione delle emissioni e al finanziamento dell’azione climatica attraverso politiche di mobilità aziendale sostenibile.

I dati sulle emissioni da fleet management e business travel delle aziende italiane

In Italia, la mobilità aziendale data da attività prevalenti di fleet management e business travel produce circa il 9% delle emissioni totali di gas effetto serra e ha quindi un impatto non solo economico e amministrativo, ma anche ambientale e sociale. Rendere consapevoli le aziende che la tecnologia, insieme a una metodologia dettagliata, consente di fornire dati reali e validati (utili a prendere decisioni e definire best practice che siano veramente sostenibili) è sempre più necessario.

Avere la piena consapevolezza di quanto impatta sull’ambiente un business plan aziendale consente non solo di valutarne gli impatti ambientali, ma anche di trovare soluzioni alternative e migliorative per il dipendente stesso, incentivando sia tecnologicamente che attraverso logiche di rewarding un cambiamento culturale e di abitudini che, come sappiamo, è alla base di tutte le strategie di sostenibilità.

Ridurre le emissioni da mobilità aziendale con un software gestionale

Ovviamente per calcolare, misurare e validare le proprie emissioni è possibile ricorrere a soluzioni pensate per aggregare i dati della mobilità aziendale gestendo l’intero processo: ad esempio conoscere la CO2 emessa dai propri viaggi di lavoro, dagli spostamenti casa-lavoro, dalle proprie auto aziendali ecc.

In questa direzione una tecnologia di supporto come un software gestionale per il fleet management e l’organizzazione di business travel permette di leggere i dati raccolti, analizzarli, misurare l’effettivo raggiungimento dei risultati, abilitare l’organizzazione nel creare una strategia climatica corretta per ridurre l’impatto ambientale e sensibilizzare i collaboratori.


Vuoi sapere di più su come la mobilità aziendale può diventare sostenibile?

Scopri le soluzioni

Taggato come: