La digital transformation, nelle sue due accezioni culturali e tecnologiche, ha rivoluzionato e continua a rivoluzionare il modo di lavorare, l’organizzazione aziendale e gli spazi fisici e logici delle aziende. 

In Italia i mobile worker sono circa 7 milioni su una popolazione di 22 milioni di occupati e si stima che entro il 2022 diventeranno 10 milioni.

Questo è quanto dichiarato da Idc, società di analisi, che in un recente report posiziona il numero di mobile worker del nostro paese al di sotto della media europea, di ben 56 punti percentuali.

D. L. approvato dal CdM n.51 del 14 dicembre 2021 [Nota di redazione: aggiornato alla data di pubblicazione del presente articolo]

La recente proroga dello stato di emergenza, fino a marzo 2022 (Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 51 del 14 Dicembre 2021) agevolerà l’incremento o il consolidamento dello smart working nelle organizzazioni aziendali.

Il nuovo provvedimento ha infatti inserito le seguenti novità per il lavoro:

  • prorogato fino al 31 marzo 2022 il diritto allo smart working per i soggetti fragili. A tal fine, con decreto interministeriale (Salute, Lavoro e Pubblica amministrazione) verranno individuate le patologie croniche con scarso compenso clinico e con particolare connotazione di gravità in presenza delle quali è riconosciuto il diritto al lavoro agile.
  • vengono differite a fine marzo sia la disposizione che consente ai datori di lavoro di attivare lo smart working semplificato, ossia quello senza accordo individuale con il lavoratore, sia quella che impone la sorveglianza sanitaria dei lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio.
  • slitta a fine marzo 2022 il super green pass, obbligatorio dal 6 dicembre 2021 al 15 gennaio 2022.
  • slitta a fine marzo 2022 anche l’utilizzo dei green pass per coloro che prestano attività nei luoghi di lavoro privati e nella P.A., sui mezzi di trasporto, nelle scuole e nelle università. Anche l’obbligo vaccinale continua a rimanere fino al 31.03.2022 per le professioni sanitarie, per coloro che lavorano nelle RSA e nell’ambito della sicurezza e del soccorso, inclusa la polizia locale.

Digital Workspace

Gli ambienti di lavoro, a seguito del protrarsi del periodo epidemiologico, si sono completamente trasformati. 

Le postazioni fisiche di lavoro vengono sostituite da piattaforme di Digital Workplace.

Cos’è il digital workspace

La società di consulenza Gartner lo definisce come “una strategia d’impresa che rende possibili modi di lavorare innovativi e più efficaci, che migliora il coinvolgimento e l’agilità dei dipendenti, e che sfrutta tecnologie e modelli orientati al consumatore”.

È uno degli spazi di lavoro online all’interno del quale il lavoratore può accedere in modo univoco a tutte le informazioni riguardanti il lavoro, in qualsiasi momento indipendentemente dal luogo, dal tempo e dal dispositivo utilizzato.

Le piattaforme di Digital Workspace si stanno evolvendo sempre di più, puntando ad integrarsi con tecnologie volte a migliorare il modo di lavorare attraverso una connettività sempre attiva, con una spiccata attenzione alle attività lavorative e al business aziendale.

Tali piattaforme si stanno integrando sempre di più con le piattaforme UCC (Unified Communication and Collaboration):

  • per integrare processi di collaborazione e social
  • per integrare processi di mobilità
  • per sviluppare processi legati a edifici intelligenti volti a massimizzare il risparmio energetico, il comfort e la sicurezza degli inoccupati
  • per diventare soluzioni di business process management

Postazioni individuali sempre più in calo

Nelle organizzazioni agili stanno sparendo le postazioni individuali e stanno avanzando gli spazi collaborativi come sale meeting, sale per videoconferenza ecc.

L’accesso ai locali aziendali avviene attraverso la prenotazione preventiva di scrivanie, sale riunioni ecc tramite un digital workspace dedicato all’azienda stessa.

Con questo sistema si monitorano anche gli accessi e si rispettano tutti i protocolli sanitari.

La tecnologia è il vero driver del digital workspace

Accanto ai tradizionali device mobile più conosciuti si affiancano nuovi dispositivi che andranno ad ampliare e completare il concetto di Smart Working. 

Si passerà da semplice smart worker a “intelligent and augmented worker performance”.

Sicurezza e privacy del digital workspace

La forza lavoro mobile farà aumentare esponenzialmente l’utilizzo della tecnologia in differenti ambienti tecnologici e di connettività, aumentando i rischi legati alla sicurezza informativa aziendale e alla privacy dei lavoratori e di tutta l’organizzazione aziendale.

Le piattaforme di Digital Workspace diventano quindi essenziali per le organizzazioni poiché centralizzano la gestione dei differenti spazi di lavoro (fisico e digitale), consentono di controllare tutti gli asset aziendali, garantiscono tutti i requisiti di sicurezza e privacy, migliorano la comunicazione, la produttività e la vita lavorativa delle persone.

Il 2022 proseguirà sulla strada già percorsa dal 2021, vedendo il mobile worker e le organizzazioni agili protagoniste del prossimo futuro.

Le aziende devono cogliere le opportunità derivanti da queste sfide, esplorando nuove soluzioni con l’obiettivo di migliorare la produttività, l’efficienza organizzativa, ridurre i costi aziendali e garantire un agevole accesso allo spazio di lavoro digitale.


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