Lo spettro della recessione, l’incertezza e l’inflazione segnano le coordinate della fase che anche l’economia italiana sta affrontando. Nelle situazioni di criticità, anche per le aziende che vendono online, sono due le strade che si profilano: restare immobili oppure investire per tornare a essere competitivi.

Le aziende di ogni dimensione hanno bisogno di avere direttive efficaci per orientarsi proficuamente nelle loro strategie di business. La parola agli esperti. Claudio Miacci, Amministratore Unico di Haitex, delinea il quadro della situazione e le scelte da compiere per chi opera in ambito e-commerce. 

Una recente indagine di Payplug ha restituito la fotografia dello stato di utilizzo del commercio online italiano: nel 2022 gli acquisti online sono aumentati del 14%, raggiungendo un valore di 45,9 miliardi di euro. Nell’ultimo anno, inoltre, l’aumento dell’utilizzo di pagamenti innovativi è pari al 90% e nel 2023 l’86% degli italiani prevede di utilizzare un metodo di pagamento digitale (pagamenti account to account, carte digitali e servizi di pagamento istantaneo). 

Come valuta e interpreta questa “fotografia”? 

Dal mio punto di vista il numero di pagamenti digitali sarà sempre maggiore e gestito sempre di più dallo smartphone sia in un contesto ecommerce che retail fisico, con la possibilità di accedere a maggiori vantaggi anche in termini di dilazioni, senza nessun costo aggiuntivo per l’acquirente.  

Lo smartphone sarà l’attore principale: in modo semplice si pagheranno gli acquisti nel mercato fisico e in quello digitale. Si compiranno sempre più operazioni con il telefono mobile che potrà memorizzare i dati delle carte di credito, le quali, fisicamente, tenderanno a sparire. E non è uno scenario lontano. Già oggi questa tipologia di operatività si sta affermando, soprattutto presso le nuove generazioni. Io l’ho imparato dai miei figli! 

Quali sono invece le criticità che un’azienda affronta e quali le risposte che può dare la tecnologia innovativa? 

Spesso le aziende utilizzano diversi software tra di loro scollegati; la crescita converge invece verso l’uso di un hub di interconnessione per la comunicazione tra i vari sistemi. 

La risposta tecnologica cresce molto velocemente e di conseguenza le aziende necessitano di un partner ICT in grado di garantire lo stesso passo evolutivo. Questo approccio sicuramente consente di prevenire le criticità e rimanere sempre competitivi. 

Quali sono i criteri che devono guidare l’imprenditore nella scelta della piattaforma ecommerce più indicata per sostenere il suo business online? 

Prendendo in prestito il lessico automobilistico, in una competizione di Formula Uno, la differenza la fa non solo la macchina, seppur di qualità, (vale a dire i vari CMS, Content Management System), ma la quotidiana competenza, consulenza e strategia di un team collaudato e il know how proprietario (persone dedicate alla ricerca e sviluppo). Conta la macchina e conta il team intero che la sappia gestire e valorizzare. 

Le realtà informatiche devono avere, rispetto ad altre tipologia di attività, una robusta capacità predittiva: quali sono gli orientamenti di sviluppo per i prossimi anni? 

Continua Ricerca e Sviluppo (R&D) su tutti gli ambiti: 

Usabilità 

Scalabilità 

Robustezza 

Sicurezza dei dati 

Affidabilità 

Automazione 

Quanto conta l’ingrediente ‘fiducia’ per coinvolgere i clienti finali in un processo di vendita online? 

Moltissimo. La reputazione di affidabilità è fondamentale e va fatta crescere. Se non si verificano episodi negativi legati agli addebiti sulla carta di credito il consumatore è sempre più portato a effettuare acquisti online senza alcuna perplessità. Un esempio su tutti: la scelta di gestione di Amazon che ha deciso di intervenire in prima persona, andando a risarcire i clienti per non far perdere fiducia al mercato rispetto ai dati delle carte di credito. 


Vuoi saperne di più sui processi di vendita online?

Scopri le soluzioni

Taggato come: