Il recupero delle auto rubate non è mai stato così difficile. Proprio così: stando alle più recenti indagini, infatti, il tasso di ritrovamento delle auto rubate in Italia non è mai stato così basso.

È proprio questo del resto che pensano le persone e le aziende alle quali viene sottratto un veicolo: quante possibilità ci sono di recuperarlo? Purtroppo i dati non sono sorridono alle vittime di furto d’auto. Dei veicoli rubati solo 1 su 3, infatti, viene recuperato.

Da una parte i ladri diventano sempre più esperti e veloci nel rubare i veicoli, i proprietari dall’altra parte devono impegnarsi su due versanti, rendendo le proprie auto più difficili da rubare, nonché più facili da localizzare nell’eventualità di un furto.

I dati dei furti di auto nel 2018 e 2019

Un report del Corriere della Sera, pubblicato un anno fa, affermava che «dopo cinque anni di costante calo» i numeri relativi ai furti d’auto «sono tornati a crescere e nel 2018, ogni giorno, sono state rubate in media 287 vetture, per un totale di 105.239 auto».

Il 2018 ha dunque segnato, a partire da un’analisi dei dati della Polizia di Stato, un aumento del 5,2% dei furti dei veicoli. L’anno seguente il numero totale di auto rubate si è ridotto in modo importante, arrivando a un totale di 95.403. Un numero significativamente più basso rispetto all’anno precedente, il quale comunque può essere tradotto con una media spaventosa di 261 furti quotidiani, e dunque 11 all’ora. Le auto più rubate, stando ai dati del Ministero dell’Interno, sono Fiat Panda, Fiat Punto, Lancia Ypsilon e Volkswagen Golf.

Tra il 2018 e il 2019 c’è stato quindi un netto miglioramento nel numero di furti d’auto, anche se questo rimane sempre ingente. Diverso il discorso, purtroppo, per quanto riguarda il tasso di recupero delle auto rubate.

Meno auto rubate, ma ancora poche recuperate

Il Corriere della Sera riportava anche i dati relativi alla percentuale di ritrovamento delle auto, che nel 2018 si attestava sul 39,5%. Un dato assolutamente negativo, pensando che nel 2007 il tasso di recupero era del 53%.

Nel 2019 questo dato è peggiorato ulteriormente, raggiungendo il minimo storico del 36%. Questa percentuale particolarmente bassa è da ricondurre alla sempre maggiore strutturazione delle organizzazioni criminali dedite al furto di veicoli

Le strategie dei moderni ladri d’auto

I ladri d’auto dei nostri giorni non si aggirano nei parcheggi con leve d’acciaio. Si tratta piuttosto di cyber ladri, che operano hackerando le centraline delle auto. In alcuni casi si procede con la riprogrammazione della chiave, generando delle chiavi nuove e perfettamente funzionanti in meno di 60 secondi.

Molte auto possano contare su moderni antifurto satellitari, questi non di rado vengono elusi attraverso l’uso di jammer. Rubare le auto in questo modo diventa facile, con i veicoli rubati che vengono talvolta inviati verso i Balcani, verso l’Africa o verso il Sud America, altre volte smontati e venduti sul mercato nero dei pezzi di ricambio.

Non stupisce che queste bande organizzate possano creare problemi enormi non solo ai semplici cittadini, ma anche e soprattutto alle aziende con flotte aziendali, nonché alle agenzie che si occupano di noleggio a breve e a lungo termine, o di car sharing.

Geolocalizzare i veicoli per aumentare le possibilità di recupero

Come difendersi dai furti d’auto? La prima soluzione è quello di dotarsi di sistemi di antifurto satellitare avanzati dotati di anti-jammer, per difendere il veicolo anche dai ladri più all’avanguardia.

L’antifurto scelto preveda anche altre funzionalità, come quella di parking protection, per segnalare eventuali spostamenti non autorizzati, e quella di localizzazione, per verificare in tempo reale la posizione del mezzo, con una rilevazione GPS precisa. Quest’ultima funzione, in particolare, è fondamentale per incrementare le possibilità di recupero dopo il furto ed è assolutamente consigliata per la protezione delle flotte aziendali.