Di certo l’approvazione della Legge di Bilancio 2018, con la quale si annunciava formalmente l’entrata in vigore della fatturazione elettronica B2B a partire dal 2019, ha causato non poche preoccupazioni. Non ci si deve certo stupire: il cambiamento si prospetta enorme.

In particolare, la fatturazione elettronica tra imprese ha causato forti ansie tra i professionisti, i quali hanno vissuto almeno in parte questa riforma come una minaccia. Va però sottolineato che gli impatti positivi, per gli studi professionali, sono molteplici, e possono senz’altro far guardare all’obbligo con uno sguardo ottimista.

I vantaggi per le imprese

Prima di osservare i benefici delle fatture elettroniche per i professionisti, rivediamo brevemente i vantaggi della fatturazione elettronica per il settore aziende. Il primo dato da prendere in considerazione è il risparmio nell’emissione stessa della fattura: stando ad uno studio dell’Osservatorio Fatturazione Elettronica del Politecnico di Milano, un’azienda che emette più di 3.000 fatture annue potrà arrivare a risparmiare tra i 7,5 e gli 11,5 euro per ogni singola fattura. A ciò si aggiungono i risparmi relativi all’eliminazione dei costi di gestione dell’archivio cartaceo, al minor tempo richiesto per le relazioni con il cliente nonché alla cancellazione dei costi di stampa e imbustamento.

La fatturazione elettronica per i commercialisti

Di fronte alla rivoluzione rappresentata dalla fatturazione elettronica obbligatoria B2B, molti professionisti hanno temuto una grossa perdita di clienti, con un conseguente tracollo degli studi commercialisti. Non è però questo il caso di tutti gli studi che sapranno convertire la minaccia di questa riforma in un’opportunità, esaltando i vantaggi della nuova fatturazione.

Gli studi professionali potranno diventare più efficienti, grazie al duplice effetto di snellimento e velocizzazione degli adempimenti. In vista del 2019, i professionisti possono inoltre fornire ai propri clienti il servizio di fatturazione elettronica, con soluzioni di terzi o in modo diretto. Non è tutto qui: va sottolineato che ai professionisti spetterà comunque il compito cruciale di presidiare i dati dei clienti, i quali saranno strutturati e quindi facilmente analizzabili per offrire nuovi servizi di valore.

È e sarà compito dei professionisti accompagnare le aziende verso la trasformazione digitale, fornendo delle consulenze ad hoc circa le possibilità offerte dalla dematerializzazione documentale. Così facendo, offrendo un servizio all’altezza, si riuscirà non solo a fidelizzare ulteriormente la clientela, ma anche ad attirarne di nuova, in fuga quest’ultima dagli studi professionali che non avranno sfruttato in modo efficace le opportunità offerte dalla riforma.

Gli studi, dunque, non saranno più dei semplici fornitori di servizi, quanto invece dei veri e propri collaboratori, dei partner delle aziende clienti: il rapporto si farà più stretto e immediato, anche grazie ai continui aggiornamenti in tempo reale.

I software per la fatturazione e il Sistema di Interscambio non si sostituiscono dunque ai professionisti, i quali però sono chiamati ad un concreto cambiamento di passo, nonché ad una ridefinizione di alcuni ruoli interni. Si pensi ai collaboratori che, fino ad oggi, sono stati adibiti alle operazioni di data entry.

Con l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica tra imprese, il loro ruolo dovrà per forza di cose mutare, per offrire non più l’inserimento dei dati della contabilità, quanto invece il controllo di questi ultimi.