La fatturazione elettronica porta con sé anche delle nuove opportunità professionali. Ad affermarlo sono i dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, secondo i quali a trainare l’occupazione, durante le ultime settimane del 2018 e il gennaio del 2019, saranno proprio due importanti novità normative: il GDPR da una parte e, per l’appunto, la fatturazione elettronica tra privati dall’altra.

La fatturazione elettronica crea nuove opportunità lavorative

L’influsso della fatturazione elettronica sull’occupazione italiana, del resto, non può che essere benaccetto, soprattutto ora che – stando agli ultimi dati Istat – i dati segnalano non solo un aumento dell’inattività, ma anche una riduzione degli occupati.

Il terzo trimestre del 2018, infatti, ha visto un calo di 52 mila unità occupate rispetto ai tre mesi precedenti. Lo scostamento è minimo – il tasso di occupazione resta infatti abbastanza stabile al 58,7% – ma la decelerazione che si sta vivendo a livello nazionale e internazionale è palese.

Il crescere dell’incertezza sui mercati finanziari, accompagnata da una diminuzione degli scambi internazionali, non potevano del resto che creare una parallela riduzione della richiesta di forza lavoro da parte delle imprese. Guardando a ottobre, novembre ha fatto quindi registrare non solo una caduta delle entrate programmate, ma anche una flessione importante dalle aziende disposte ad assumere, le quali sono passate da circa 227mila a 177 mila.

Le offerte di lavoro legate alla fatturazione elettronica e al GDPR, dunque, segnano una lieta controtendenza: come sottolineato da Unioncamere e Anpal, a gennaio 2019 sono previsti 1.111.550 nuovi contratti, numero spinto in alto proprio dall’imminente richiesta di profili relativi alla contabilità, all’inserimento dei dati e all’amministrazione aziendale.

Va peraltro sottolineato che, seppur in calo rispetto ai mesi precedenti, la domanda di lavoro si mostra comunque in crescita rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso: si prevedono infatti 145 mila contratti in più rispetto al trimestre novembre 2017 – gennaio 2018, quando i contatti stipulati furono 966.770.

In questa situazione di luci e di ombre, le aziende dichiarano tra l’altro una accresciuta difficoltà di reperimento dei talenti necessari: in circa il 25-30% dei casi, infatti, le imprese faticano a trovare i profili professionali richiesti. Questo accade soprattutto nel caso degli operai specializzati e delle professioni esecutive del lavoro d’ufficio, tra le quali rientrano quelle adibite alle attività di gestione economica, finanziaria e contabile.

Nuove ricerche per il GDPR e per la fatturazione elettronica

Ma quali sono le figure ricercate dalle aziende in relazione al GDPR e all’obbligo di fatturazione elettronica? Nel primo caso si cercano sia addetti con competenze specifiche nel campo del trattamento e della protezione dei dati personali, sia figure amministrative da dedicare ai nuovi adempimenti.

Per quanto riguarda invece la fatturazione elettronica, le aziende sono alla ricerca di addetti alla contabilità, nonché all‘elaborazione e all’inserimento di dati, il tutto per rispettare i nuovi paletti normativi.

In tutto si parla di oltre 12 mila nuovi posti di lavoro legati all’introduzione della e-fattura: indispensabili, per i candidati, ottime competenze digitali e matematiche, nonché una spiccata capacità di problem solving.


 

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