Per anni sono stati predicati i vantaggi dell’outsourcing, e quindi dell’esternalizzazione di determinati servizi aziendali. Certamente in molti casi appoggiarsi a delle competenze esterne specialistiche resta la scelta migliore: si pensi a particolari servizi IT, o per esempio a dei delicati processi di ricerca e selezione di personale altamente qualificato.

Altre volte, invece, fare un passo indietro e internalizzare i processi può essere la scelta giusta. La tendenza a un ‘ritorno a casa’ delle attività aziendali si sta facendo sentire in molti ambiti, a partire dall’insourcing delle paghe.

Ma quali sono, nello specifico, i vantaggi dell’insourcing? Perché un’azienda dovrebbe decidere di riportare in-house la gestione delle buste paga?

Insourcing: una definizione

Optare per l’insourcing significa svolgere internamente determinati processi normalmente suscettibili di esternalizzazione, così da mantenere il massimo controllo sulle competenze e sulle differenti fasi operative.

Si tratta, quindi, di internalizzare delle funzioni precedentemente affidate a terzi, individuando nel proprio staff dei profili adeguati in grado di svolgere in modo efficace l’attività in questione.

I vantaggi dell’internalizzazione

L’insourcing è sicuramente conveniente, partendo a ritroso da quelli che sono i tipici svantaggi dell’outsourcing, il quale è caratterizzato da una minore flessibilità di gestione, nonché da una esternalizzazione non solo del lavoro, ma anche di dati e di competenze.

Ne risulta, quindi, una marcata riduzione del controllo da parte dell’impresa. A partire da queste basi, è possibile vedere nell’outsourcing una comoda scorciatoia, una scelta esatta sul breve termine, la quale però, a lungo andare, può rivelarsi svantaggiosa. L’insourcing, al contrario, costituisce un investimento a lungo termine.

Internalizzare le attività significa raccogliere nella propria aziende tutte le skills necessarie, avendo la certezza di affidare i processi a delle persone che conoscono la mission aziendale e gli obiettivi di business.

Non solo: l’insourcing incentiva la creazione di un ambiente di lavoro collaborativo e creativo – e su questo punto non bisogna scordare che, stando al World Economic Forum, la creatività, insieme al critical thinking e al complex problem solving, rientra nelle tre competenze indispensabili nell’attuale mondo del lavoro.

Perché prendere in considerazione l’insourcing dell’elaborazione paghe

Iniziamo col dire che tra tutti i processi tipicamente in outsourcing, si dovrebbe prendere in considerazione l’internalizzazione dell’elaborazione paghe?

Prima di tutto, va sottolineato il fatto che i moderni software per la gestione delle paghe permettono un’amministrazione del personale veloce e semplificata, grazie a numerosi automatismi di calcolo in grado di completare in autonomia i vari aspetti fiscali, previdenziali e contrattuali che stabiliscono un rapporto lavorativo. Ne consegue dunque che gli uffici HR hanno la possibilità di gestire internamente il payroll in modo rapido e indolore.

Questo permette di mantenere tutte le informazioni relative al personale sotto un unico tetto, con la loro gestione affidata a un team che unisce alle competenze amministrative la conoscenza del business aziendale. Alla maggiore integrazione con le risorse umane va poi sommato il fatto che, potendo contare su un processo di elaborazione paghe interno, è possibile offrire ulteriori servizi ai dipendenti.