Finalmente, anche in Italia, ci stiamo lasciando alle spalle un certo sensazionalismo, per andare finalmente incontro ad una visione sempre più pragmatica dell’intelligenza artificiale all’interno delle aziende. Il 2018 sarà infatti l’anno della workplace collaboration: le nuove tecnologie digitali e i sistemi di AI, nei prossimi mesi, diventeranno sempre più presenti e necessari nei nostri uffici, cambiando il modo in cui collaboriamo.

In parte, va sottolineato, questa trasformazione è già iniziata, alimentata dalle persone e abilitata dalle nuove tecnologie — si pensi per esempio alle nuove possibilità offerte nell’universo del remote working.

L’AI entra nei nostri uffici

L’intelligenza artificiale non è dunque più qualcosa di lontano e di quasi fantascientifico. No, questo trend è ormai a portata delle piccole e medie imprese, che proprio in questo 2018 vedranno pian piano entrare i nuovi sistemi di AI non solo nell’assistenza clienti (chatbot e assistenti digitali) ma anche nel marketing, nelle vendite, nella gestione del rischio e in tanti altri ambiti differenti. Grazie all’apporto dell’AI le decisioni cruciali potranno essere prese in modo più sicuro, grazie all’accesso in tempo reale a tutti i dati necessari, con una velocità e una completezza che fino a qualche anno fa avremmo potuto solamente sognare. La gestione del business ne uscirà così ottimizzata, come anche la produttività e, parallelamente, anche la user experience.

Dai bot in poi, l’evoluzione della workplace collaboration

A cambiare, come accennato all’inizio, sarà anche e soprattutto il nostro modo di lavorare: quando si afferma che il 2018 sarà l’anno della workplace collaboration si intende che nei prossimi mesi conosceremo un progressivo espandersi delle tecnologie di virtual assistance e voice assistance, con la presenza sempre più pervasiva di bot in grado di assistere i lavoratori in modo automatico nelle mansioni ripetitive. Nulla di tutto questo, in realtà, dovrebbe sorprenderci eccessivamente: da Siri in poi, siamo sempre più abituati a parlare con il nostro smartphone, con la nostra automobile e persino con la nostra casa. Ebbene, a partire da quest’anno porteremo di peso questa tecnologia nel nostro ufficio, arrivando presto a parlare con dei ‘colleghi artificiali’.

Agevolare e incentivare lo smart working

Il progresso della workplace collaboration si accompagnerà a quello dello smart working e del remote working. Potendo contare su soluzioni di workplace collaboration sempre più efficaci, infatti, le aziende saranno sempre più propense ad incentivare il lavoro al di fuori dell’ufficio, assecondando un trend che è in continua crescita già da alcuni anni. Con il progresso tecnologico, dunque, la discriminazione tra chi è in ufficio e chi non lo è sarà del tutto abbattuta. Non si parla infatti unicamente della possibilità di comunicare, ma anche della concreta opportunità di avere delle interazioni di qualità anche a distanza.

Verso una nuova concezione di ufficio

Con l’incremento dei dipendenti che lavorano lontani dai propri uffici, di fatto, gli uffici stessi inizieranno a cambiare il proprio significato. Non più, dunque, semplicemente un posto di lavoro, quanto un luogo dedicato squisitamente alla collaborazione, al teamwork: le esigenze di strumenti e di tecnologie team-friendly per abilitare la collaborazione tra gli impiegati fisicamente presenti in azienda e quelli in collegamento remoto, dunque, sono destinate a crescere.