Arrivano cifre interessanti per chi si occupa di mobile marketing: nel suo resoconto sul primo trimestre 2018 Yes LifeCycle Marketing ha infatti svelato che il dispositivo più utilizzato per procedere con un acquisto a partire da una campagna di email marketing non è stato il classico PC desktop, ma uno smartphone.

Nello studio si spiega che – per la prima volta – gli ordini generati da mobile con le mail promozionali inviate tramite la piattaforma Yesmail360i (oltre 7 miliardi di mail inviate nel primo trimestre 2018) rappresentano il 51% di tutti gli ordini effettuati, nonché il 35% delle entrate. Le cifre relative all’m-commerce, insomma, crescono di continuo, con i consumatori sempre più propensi ad utilizzare il proprio dispositivo mobile per effettuare i propri acquisti online.

Come ha sottolineato il presidente di Yes Lifecycle Marketing, Jim Sturm:

nel 2018 i marketer dovrebbero puntare prima di tutto al miglioramento della shopping experience a livello di smartphone, per ridurre il divario tuttora esistente tra il valore medio degli ordini realizzati da desktop e quelli da effettuati invece da dispositivo mobile. Solo in questo modo le aziende possono sperare di generare revenue significative e massimizzare il ROI dal canale email.

M-commerce: di che cosa si tratta?

M-commerce, abbreviazione di mobile commerce, è un termine relativamente nuovo che sta a rappresentare l’interezza del commercio online attraverso dispositivi mobili, e quindi tramite smartphone, tablet, smart glasses e smart watch. Quando si parla di m-commerce, dunque, si parla di una fetta sempre più importante all’interno dell’universo e-commerce, la cui crescita deve essere accompagnata da uno sviluppo parallelo dei software gestionali per e-commerce a livello delle singole aziende.

Mobile commerce software

Si pensi un momento alla ragione d’essere di un software Customer Relationship Management: il suo obiettivo principale è quello di trasformare i clienti saltuari in clienti fissi e fedeli. Ma per fare questo è necessario avere il pieno controllo sul ciclo di vita del cliente, ed essere in grado di intervenire nel modo giusto al momento giusto: sarebbe deleterio, per esempio, trattare un cliente in fase di acquisizione nello stesso modo in cui si tratta un cliente in fase di sviluppo.

I fattori da tenere in considerazione, però, non sono solamente quelli legati alla fase in cui si trova il singolo cliente: anche il tipo di dispositivo utilizzato dal cliente per entrare in contatto con l’azienda ha infatti il suo peso, andando a influenzare concretamente il suo comportamento.

Diventa dunque fondamentale poter contare su un CRM in grado di valorizzare al massimo ogni tipo di cliente, con un’attenzione particolare per i clienti che si avvicinano all’azienda ed effettuano gli ordini tramite smartphone.

Quando si parla di vendite e di software gestione clienti è sempre doveroso considerare che è il cliente a scegliere la modalità più consona per relazionarsi con un brand: per questo il gestionale perfetto deve essere cross-canale, per garantire un dialogo bidirezionale con tutti i clienti, qualsiasi siano il canale e il dispositivo scelti.