Da chi parte l’input fondamentale per avviare il processo di digital trasformation delle PMI? Dall’amministratore? Dall’innovation manager? Dai dipendenti con le maggiori competenze digitali? Stando ai risultati di uno studio di Ricoh, a determinare la trasformazione digitale delle PMI sarebbero in primo luogo i clienti.

Proprio così: il primo ingranaggio dell’innovazione delle PMI sarebbe costituito proprio dai consumatori. Lo studio in questione è stato fatto a partire da un campione di manager di 3.300 aziende, dall’Italia alla Norvegia, dal Portogallo al Sudafrica, per un totale di 23 Paesi diversi.

Innovazione nelle PMI: quando la scintilla parte dal cliente

Il 59% dei manager ha spiegato che l’innovazione è una priorità assoluta. Nonostante questo, non è tanto il management, quanto il cliente a definire la direzione delle trasformazione digitale aziendale. Nello specifico, il 91% dei manager intervistati ha affermato di avere in serbo un progetto per allineare prodotti e servizi alle esigenze esplicite dei consumatori.

Sono poi molti i nuovi bisogni dei clienti che le aziende stanno recependo come leva fondamentale del cambiamento.

Per i manager intervistati sono fondamentali:

  • rapporto qualità/prezzo – 43%
  • varietà dell’offerta – 42%
  • qualità della customer experience – 41%

In questi campi le aspettative dei consumatori crescono in fretta, ed è compito delle imprese soddisfare queste esigenze innovandosi in tempi brevi.

Innovare o fallire

Di fronte alle decise esigenze dei clienti e alla trasformazione digitale in corso, l’innovazione delle PMI non rappresenta più un semplice vantaggio competitivo. Non si tratta più di una possibilità: si tratta invece di una scottante necessità, e i manager ne sono consapevoli.

Per il 59% degli intervistati, infatti, un’azienda che non sceglie la via dell’innovazione potrebbe fallire entro il 2020. Più nello specifico, il 34% dei manager ha spiegato che la loro stessa azienda, senza le dovute innovazioni, non potrebbe che fallire entro la fine del 2020.

Il problema è che, pur davanti a una diffusa consapevolezza dell’impatto della rivoluzione digitale nel proprio settore, il 59% delle aziende non è tuttora riuscita a sfruttare a dovere i benefici della digital trasformation. A questo proposito David Mills, CEO di Ricoh Europe, ha spiegato che:

I manager delle Pmi hanno il compito di tracciare il percorso di crescita e di cambiamento in un contesto di grande complessità e incertezza. Il lato positivo di questa situazione è che può portare le aziende a riconsiderare la direzione intrapresa e aiutarle a sviluppare modalità più efficaci di rivolgersi al mercato.

Tre aree di innovazione per le PMI

I ricercatori di Ricoh hanno individuato tre aree chiave in cui le PMI italiane ed europee dovrebbero attivare in modo prioritario dei processi di innovazione, applicando le nuove tecnologie.

Si parla dunque della costruzione di relazioni sempre più strette con i clienti, di sfruttare al meglio i nuovi strumenti CRM, della necessità di rendere più smart i luoghi di lavoro e di quella di dotare i dipendenti delle migliori tecnologie, affinché essi possano esprimere in pieno il loro talento.