Di certo il 2020 è stato un anno particolare sotto tutti gli aspetti, anche dal punto di vista della sicurezza sul lavoro. Solitamente, parlando di sicurezza sul lavoro, il collegamento immediato era quello con gli elmetti, con i parapetti, con le imbracature, con gli estintori e via dicendo.

Anche quest’anno però, per via del protrarsi della pandemia sanitaria da Covid-19, la nostra attenzione è stata assorbita da mascherine, igienizzanti e misure per il distanziamento sociale. L’emergenza sanitaria in corso, però, non dovrebbe portare a trascurare tutti gli altri rischi che i lavoratori affrontano sul luogo di lavoro.

I dati aggiornati dell’Inail relativi al 2021 dimostrano che nelle aziende italiane, nonostante chiusure e limitazioni, non si sono per nulla bloccati gli infortuni gravi o mortali. È quindi importante continuare a impegnarsi sul fronte della sicurezza sul lavoro a 360 gradi, concentrandosi anche sul ruolo che le nuove tecnologie innovative come IoT e 5G possono avere nel tutelare la salute dei lavoratori.

I dati Inail su infortuni e vittime sul lavoro nel 2021

I dati Inail denotano una riduzione delle denunce di infortunio, ma questo fattore non è da considerarsi del tutto positivo, in quanto non calano le denunce con l’esito più grave che si concentrano sul luogo di lavoro, mentre si riducono infatti gli infortuni in “in itinere”.

C’è però anche un fattore che ha influenzato i dati: il calo gli infortuni è legato al calo gli occupati e la quantità del lavoro; si riducono le denunce di infortunio, ma non calano gli incidenti mortali: nei primi tre mesi di quest’anno, rileva l’Inail, sono stati 185, 19 in più rispetto alle 166 denunce registrate nel primo trimestre del 2020 (+11,4%).

L’andamento dei dati rispecchia quanto già rilevato nel 2020: “Le denunce con esito mortale nel 2020 sono state 1.270, 181 In più rispetto al 2019, una crescita del 16%. – ha riferito il presidente dell’Inail Franco Bettoni, in occasione della Giornata Mondiale per la Salute e la sicurezza sul lavoro – L’incremento è influenzato soprattutto dalle morti avvenute a causa dell’infezione da Covid-19 in ambito lavorativo, che rappresentano circa un terzo dei decessi denunciati all’Inail da inizio 2020”.

Questo aumento ha riguardato tutti i settori: industria e servizi (da 146 a 158 denunce), agricoltura (da 11 a 16) e del conto Stato (da 9 a 11).

Come hanno dimostrano alcuni recenti fatti di cronaca, spesso gli infortuni sul lavoro sono determinati da negligenze, condotte scorrette, mancanza di cultura e vigilanza sull’applicazione delle misure di sicurezza. Per questo è fondamentale continuare ad occuparsi di tutti gli aspetti relativi alla salute e sicurezza sul luogo di lavoro, per poter tornare, anzi migliorare le statistiche del quinquennio 2015-2019, ante pandemia, in cui avevamo assistito a una diminuzione dei decessi in ambito lavorativo del 9,6%, a dimostrazione della validità delle politiche di prevenzione e sensibilizzazione verso il tema della sicurezza sul lavoro”.


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Innovazione e sicurezza sul lavoro

I numeri Inail dimostrano e ricordano che il Covid-19 non è affatto l’unica minaccia sul luogo di lavoro. È quindi necessario continuare a cercare nuove tecniche e nuove tecnologie per tutelare in modo sempre più efficiente la salute dei lavoratori, sotto tutti gli aspetti.

Gli sviluppi possibili grazie a tecnologie come IoT e intelligenza artificiale, in particolare, sono molto interessanti e resi facilmente accessibili grazie alle agevolazioni Industria 4.0.

Soprattutto l’unione tra Digitalizzazione e IoT può fare la differenza. Si pensi per esempio ai dispositivi wearable intelligenti che, con sensori applicati permettono di verificare se il lavoratore ha indossato correttamente i DPI e il controllo in tempo reale dei veicoli con geolocalizzazione, lettura delle targhe per l’accesso e sistemi anticollisione per evitare incidenti.

Non mancano poi aziende di frontiera che stanno lavorando a degli elmetti di protezione in grado di leggere le onde cerebrali dei lavoratori, in modo da cogliere eventuali picchi di stress psico-fisico, per modulare al meglio i periodi di pausa ed evitare incidenti dettati dalla stanchezza o dalla distrazione.