I codice a barre hanno rappresentato una piccola rivoluzione nella società moderna, e le etichette RFID sono pronte a fare altrettanto.

Chi non ha mai pensato ad un controllo accessi RFID per il personale aziendale, così da permettere finalmente una via vai a mani libere e soprattutto sicuro ed affidabile?
Tutti i manager e tutti i dirigenti aziendali, ne siamo sicuri, sono stati toccati almeno una volta da un pensiero simile. Ma come funziona nello specifico la tecnologia RFID?

Non più badge, ma braccialetti RFID. Dai codici a barre ai microchip

Prima di capire quali potrebbero essere tutti i vantaggi nell’implementare a livello aziendale un sistema di controllo accessi RFID, può essere utile fare un piccolo excursus sulla storia dei microchip RFID, ovvero su queste etichette intelligenti che si basano sull’identificazione a radiofrequenza (da qui il nome del Sistema RFID, Radio Frequency Identification).

L’evoluzione della radiofrequenza negli ultimi 40 anni

Nata negli anni Settanta come miglioramento dei classici codici a barre, la tecnologia RFID è stata dapprima utilizzata per tenere traccia di merci di grandi dimensioni, come vagoni ferroviari o bestiame. Da allora i tag RFID si sono evoluti costantemente, diventando un mezzo efficace, conveniente ed immediato per lo scambio di informazioni: i microchip infatti comunicano con un apposito lettore elettronico. Il dato interessante è che i tag RFID sono in grado di instaurare questa comunicazione traendo l’energia necessaria direttamente dal segnale del lettore.

Tag RFID passivi, semi-attivi e attivi

Sono principalmente tre le tipologie di tag RFID: tralasciando le varie frequenze e le normative ISO ad esse collegate, si possono infatti suddividere i microchip RFID in:

  • attivi, ovvero alimentati da batterie
  • semi-attivi, che utilizzano delle batterie ma solo per il circuito interno, appoggiandosi invece sull’energia trasmessa dal lettore radio per l’irradiazione
  • tag RFID passivi, i quali non possiedono nessun tipo di alimentazione interna.

In tutti i casi, i vantaggi della tecnologia RFID rispetto a quella dei codici a barre sono netti: prima di tutto, infatti, essi permettono non solo un processo di lettura, ma anche un processo di invio di informazioni, garantendo inoltre uno scambio più veloce e soprattutto a distanza (nel caso di tag RFID passivi, fino a circa 20 metri).

Le etichette RFID passive, come si può immaginare, hanno un costo minore, compreso tra i 7 e i 20 centesimi ad unità, il quale però dovrebbe progressivamente diminuire nel corso dei prossimi anni: l’obiettivo dichiarato, infatti, è quello di arrivare a soli 5 centesimi. Come si può intuire, dunque, sono proprio i tag RFID passivi ad aprire nuove opportunità nei sistemi di controllo accessi del personale all’interno di un’azienda.

Il sistema di controllo accessi RFID

Gli utilizzi dei microchip RFID sono e possono essere i più disparati: passaporti elettronici, carte di credito, sistemi di logistica, bigliettazione elettronica, identificazioni degli animali, sistemi antitaccheggio.

Il controllo accessi RFID, però, è una delle applicazioni più vantaggiose di questa particolare tecnologia. Questi microchip, che possono essere inseriti in appositi badge o in braccialetti RFID, offrono infatti un’alternativa ‘a mani libere’ ai tradizionali sistemi di personal identification, aprendo inoltre infinite possibilità nel campo della sicurezza aziendale.

Le applicazioni pratiche della tecnologia RFID a mani libere

Si pensi per esempio a quali applicazioni potrebbe avere l’implementazione di un sistema RFID in uno stabilimento manifatturiero: il riconoscimento a distanza a mani libere permetterebbe per esempio il funzionamento di una determinata apparecchiatura solo nel caso in cui nelle circostanze si venisse a trovare un operatore qualificato per quel tipo di lavoro. O ancora, l’identificazione del personale attraverso dei microchip RFID, con la conseguente possibilità di stilare una lista in tempo reale dei dipendenti presenti in un’area, potrebbe essere connessa all’avvio o all’arresto automatico dei rispettivi personal computer.

Come si può intuire, dunque, un sistema di controllo accessi basato sulla tecnologia RFID può davvero rivoluzionare i processi di amministrazione del personale.