Anche quest’anno, l’Osservatorio Zucchetti HR (ci offre un’istantanea del rapporto tra innovazione tecnologica e risorse umane. Giunto alla quinta edizione, il report ha coinvolto oltre 1.200 aziende italiane di differenti settori ed equamente distribuite per dimensioni e area geografica, restituendo una panoramica rappresentativa del tessuto imprenditoriale del Paese.

Un’analisi di questo tipo è oggi più che mai essenziale: tecnologie come l’intelligenza artificiale stanno ridisegnando il mondo del lavoro, accelerando il cambiamento e aprendo nuove opportunità, ma anche nuove sfide nel settore delle risorse umane.

Digitalizzazione HR: le sfide per PMI e grandi imprese

Se da un lato la tecnologia sembra onnipresente nelle nostre vite, dall’altro l’adozione concreta di soluzioni digitali in azienda, in particolare nell’ambito HR, è tutt’altro che immediata e sta prendendo lentamente piede nella quotidianità dei professionisti.

L’Osservatorio 2025 di Zucchetti identifica due traguardi principali per il futuro del recruiting:

  • Supportare le PMI nella digitalizzazione del recruiting. Si tende spesso a pensare che le PMI, vista la loro grandezza contenuta, non abbiano bisogno di soluzioni avanzate per la selezione del personale. Tutt’altro! Ad oggi, i software HR per il recruiting sono concepiti per offrire strumenti flessibili e scalabili, modulati sui bisogni di tutte le realtà aziendali, in grado di aiutare tutti ad essere competitivi ed efficaci nei loro processi.
  • Stimolare le grandi imprese ad accelerare la digitalizzazione. Le imprese strutturate, già più abituate alla digitalizzazione, possono fare un salto di qualità. Come? Integrando strumenti avanzati con strategie di recruiting marketing, posizionandosi come pionieri di una nuova cultura HR: più dati, meno intuizioni; più personalizzazione, meno approcci standardizzati.

ATS e AI nel recruiting: i vantaggi per le aziende nel 2025

Gli Applicant Tracking System (ATS) utilizzano l’AI per funzionalità come la raccolta, compilazione e lettura dei CV, l’individuazione dei candidati per un ruolo specifico riducendo i pregiudizi e aumentando le possibilità di compatibilità, la scrittura di annunci e tanto altro.

Mentre i benefici sia per l’ufficio HR che per i candidati aumentano, la diffusione degli ATS è ancora disomogenea.

Quanto sono diffusi i software per il recruiting in Italia?

  • Il 56% delle grandi aziende usa – o prevede di usare a breve – ATS per la gestione del recruiting.
  • Nelle medie imprese la quota scende al 29%.
  • Nelle piccole si ferma al 15%.

Un divario che non è solo tecnologico, ma anche legato alla poca formazione sul tema.

E gli annunci di lavoro sono chiari e completi?

Solo il 27% delle aziende indica esplicitamente la RAL negli annunci di lavoro, nonostante le nuove direttive europee sulla trasparenza retributiva lo rendano obbligatorio. Ma non è solo una questione normativa: comunicare in modo chiaro e completo fin dall’inizio è un potente fattore di attrattività.

Gli ATS, se ben configurati, permettono di scrivere annunci che vanno oltre le competenze richieste: raccontano l’identità aziendale, il ruolo, l’offerta economica e il pacchetto welfare. Questo tipo di comunicazione evita fraintendimenti, riduce i colloqui inefficaci e migliora l’esperienza del candidato.

Strategie di recruiting per la Generazione Z

Rispetto alle scorse edizioni, l’Osservatorio sta registrando comunque una crescita significativa nell’impegno che le aziende dedicano al miglioramento delle strategie di recruiting.
Sono sempre di più le realtà che investono in soluzioni mirate come collaborazioni con scuole e università, piattaforme per la mobilità interna, sistemi che mappano competenze, contratti, esperienze e soft skill. Di conseguenza, anche la job rotation è in crescita, facilitata dagli strumenti digitali.
Ma l’attenzione è soprattutto rivolta ai giovani talenti, in particolare della Generazione Z.

In questo contesto, fasi come pre-boarding e onboarding diventano decisive: un’accoglienza ben gestita può fare la differenza nel trattenere risorse che cercano flessibilità, sviluppo e un vero equilibrio tra lavoro e vita privata.

Concludendo, possiamo confermare che il recruiting nel 2025 sia caratterizzato da una crescente adozione di tecnologie avanzate e AI, che offrono opportunità significative per ottimizzare i processi di selezione del personale.

Vuoi saperne di più?

Scarica gratuitamente il report

Taggato come: