Quali sono gli obiettivi di una buona gestione delle auto aziendali? Semplice: soddisfare sempre al meglio le esigenze dell’impresa, mettendo a disposizione di volta in volta il veicolo necessario e garantendo al medesimo tempo il massimo livello di sicurezza nonché tagliare i costi superflui.

Diventa quindi indispensabile scegliere la migliore soluzione in base ai bisogni dell’azienda, spaziando tra l’acquisto e il noleggio del veicolo, calcolare in modo preciso i costi e ottimizzare la gestione quotidiana del parco auto per ridurre tempi e sprechi.

Auto aziendale: acquisto, noleggio, leasing o car sharing?

Le piccole imprese che si trovano a pianificare gli spostamenti in auto sul lungo termine possono scegliere tra diverse soluzioni.

È possibile, per esempio, acquistare direttamente i veicoli necessari, investendo una parte importante del capitale aziendale; questa soluzione dà il diritto alla detraibilità Iva del 40%, nonché alla deducibilità dei costi imponibili.

Quando si parla delle auto aziendali delle PMI, non si può dimenticare il noleggio a lungo termine, opzione che dà la possibilità di avere un veicolo sempre perfetto pagando un canone annuo omnicomprensivo, che comprende quindi le spese legate alla manutenzione, all’assicurazione e via dicendo. Anche in questo caso, del resto, è possibile dedurre le spese legate all’utilizzo del veicolo, nonché detrarre l’Iva; lo stesso discorso vale anche per le auto aziendali in leasing, contratto che però, alla scadenza, offre la possibilità di riscattare il veicolo (opzione non contemplata nei normali contratti di noleggio).

Infine c’è la soluzione più moderna, ovvero il car sharing, che però può essere presa in considerazione solo dalle aziende che contano spostamenti limitati e comunque a livello urbano.

I costi totali della flotta aziendale

Per ottimizzare la gestione della flotta aziendale è di primaria importanza conoscere bene i costi, a partire dal Total cost of ownership (Tco), che rappresenta non a caso il parametro più classico tra quelli analizzati dai fleet manager.

Il Tco è ovviamente composto da differenti voci di costo, dalla svalutazione del veicolo acquistato (che rappresenta il 41% del Tco) ai consumi (20%) per arrivare ai costi di manutenzione ordinaria e straordinaria (15%), all’assicurazione (8%) e ai costi di gestione (2%).

Alcune voci di spesa sono comprimibili, mentre altre sembrano impossibili da abbattere ulteriormente, come per esempio quella relativa alla manutenzione: come sottolinea Deloitte in un’indagine mirata, le società di noleggio hanno infatti già compresso al massimo questi costi. È però possibile lavorare sui costi delle polizze e ridurre la svalutazione scegliendo motorizzazioni che non verranno penalizzate dalle future normative e via dicendo.

n tutti i casi, come sottolinea Luigi Onorato, partner responsabile Future of mobility di Deloitte Italia, «bisogna fare scelte oculate in origine sulla scelta dei mezzi. Poi conviene usare le app per la gestione delle flotte messe a disposizione da noleggiatori, outsourcer o fornitori, perché garantiscono un monitoraggio costante e smart delle vetture».

La gestione quotidiana del parco auto

La riduzione dei costi passa quindi anche per l’automatizzazione della gestione del parco auto aziendali, e non solo delle aziende più grandi.

Per questo motivo, Zucchetti ha messo a punto il software per la gestione delle auto aziendali ZCarFleet Smart, la soluzione in cloud semplice e intuitiva per lei micro e piccole imprese.

Senza nessuna infrastruttura IT necessaria, ZCarFleet Smart permette di iniziare subito a gestire in modo intelligente i veicoli aziendali, anche grazie a una semplice app per i conducenti. Questa soluzione, va sottolineato, può essere utilizzata per tutte le tipologie di veicolo, dalle auto personali a quelle aziendali, di proprietà, a noleggio o in condivisione.

Taggato come: