Durante la pandemia da Covid-19 il risparmio degli italiani è cresciuto insieme all’insicurezza. E se un tempo il risparmio dei cittadini ha fatto prosperare il nostro Paese, ora rischia invece di frenare il ritorno verso la normalità.

A sottolinearlo, tra gli altri, è stato il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, il quale ha spiegato che il perdurare dell’emergenza sanitaria può dare il via a un circolo vizioso, con un aumento del risparmio, il crollo dei consumi, la caduta della domanda aggregata e quindi dei redditi, per arrivare a un pericoloso freno per la ripresa.

Indubbiamente l’incertezza sul futuro spinge gli italiani ad aumentare il risparmio precauzionale, mossa che però, alla lunga, può risultare del tutto controproducente: anche per questo motivo il governo ha messo a punto delle novità per sostenere i consumi, anche e soprattutto durante il periodo natalizio. Si parla ovviamente, del meccanismo del Cashback, ma anche del potenziamento dei fringe benefit.

La deducibilità dei fringe benefit e il Cashback

Le iniziative messe in campo dal governo per aumentare i consumi sono diverse. Da un lato vi è la spinta diretta verso i consumatori, costituita da due meccanismi distinti. Si parla della Lotteria degli scontrini, in partenza da febbraio, e del Cashback, inaugurato l’8 dicembre per poi proseguire per tutto il 2021.

Oltre a potenziare la lotta all’evasione, queste due misure dovrebbero contribuire a mettere in moto i consumi, andando a premiare chi decide di spendere parte del proprio denaro anziché custodirlo gelosamente. Non è però tutti qui: per supportare la spesa diretta il governo ha reso ancora più attraenti i fringe benefit.

A partire dal Dl agosto è infatti stata moltiplicata per due la soglia esenzione dei fringe benefit, portando il limite massimo di esenzione da 258 euro a 516 euro per ogni dipendente. Di fatto, quindi, il governo è andato a raddoppiare per tutto il 2020 la soglia entro la quale i fringe benefit devono sottostare alla tassazione IRPEF: ne consegue dunque che i dipendenti possono beneficiare di beni e servizi in mole maggiore senza che questi vadano a concorrere alla formazione di reddito.

Con la normativa fringe benefit 2021, pur avendo ripristinando la soglia di defiscalizzazione dei Fringe Benefit a 258,23€ per dipendente, continuano i vantaggi per aziende e dipendenti.

Zucchetti Card, defiscalizzata fino a 258 euro

Il metodo più conveniente, agevole e vantaggioso per le aziende per premiare i dipendenti è quello di usufruire delle apposite card, come il buono multibrand Zucchetti Card: si tratta di un buono digitale assolutamente flessibile, senza commissioni, che può contare su oltre 100 buoni spesa.

Buoni per il pieno carburante, per la spesa al supermercato, per lo shopping online, per i viaggi, per la palestra e molto altro: la scelta tra i differenti buoni e tra i diversi brand selezionati da Zucchetti è estremamente ampia.

Una domanda, però, sorge spontanea: come si calcolano le tasse dei fringe benefit aziendali?

Fringe benefit, la tassazione e il calcolo del risparmio

Zucchetti ha messo a punto un contatore online per capire quanto è possibile risparmiare con la Zucchetti Card: è sufficiente inserire l’importo che si desidera erogare e il numero di dipendenti che verranno premiati, per avere una stima esatta del risparmio fiscale complessivo che spetta all’azienda e ai dipendenti, nonché per avere a disposizione un report completo sulla tassazione.