Fortunatamente ad oggi sono ormai pochi gli imprenditori ancora convinti che l’area contabile rappresenti un fastidioso costo per l’azienda. È infatti vero il contrario: pur trovandosi all’esterno del core business aziendale, un servizio contabile eccellente può e deve essere un elemento in grado di aiutare la crescita dell’impresa, soprattutto nel momento in cui l’amministrazione diventa un efficace strumento al servizio del controllo di gestione. E questo vale per qualsiasi azienda, dalla più piccola alla più grande. Attraverso il controllo di gestione è infatti possibile supportare razionalmente tutte le più cruciali decisioni aziendali, con una definizione ottimale degli obiettivi a medio e lungo termine.

Il controllo di gestione e la contabilità

La fase di controllo costituisce l’ultima e cruciale fase del più generale processo di gestione aziendale. La sua attuazione può essere continuativa o periodica, situata sia durante il percorso attuativo, sia a scadenze temporali definite a priori (mensili, trimestrali o persino annuali nel caso di aziende di dimensioni minime). In virtù del controllo di gestione un’impresa riesce a coordinare e a pianificare tutte le operazioni che avvengono in quel complesso ambiente che è il mondo aziendale, costituito da una fitta rete di relazioni tra dipendenti, fornitori e clienti, ma anche operatori finanziari ed enti esterni. Questo gomitolo di relazioni trova una definizione chiara e facilmente decifrabile per un’azienda grazie alla quintessenza della contabilità, ovvero la partita doppia, attraverso la contabilità ordinaria e la contabilità analitica.

L’affidabilità dei dati aziendali

Alla base di un corretto controllo di gestione ci deve ovviamente essere una contabilità ordinaria e analitica tenuta in modo impeccabile: su questi dati, infatti, poggia l’intera piramide gestionale. Un’attività di controllo poggiata su dati erronei, al contrario, andrebbe a rispecchiare una realtà aziendale distorta, così da rendere inutile qualsiasi pianificazione successiva. Un efficace controllo di gestione può quindi essere essere garantito, oltre che da una solida preparazione nel settore contabile e dalla veridicità dei dati iniziali, anche da una buona tempestività nella rilevazione di tutti i dati aziendali rilevanti.

La Business Intelligence per un miglior controllo di gestione

Si è dunque detto che la raccolta dei dati aziendali, per assicurare un efficiente controllo di gestione, deve essere tempestiva. Ed è proprio questa tempestività che può fare la differenza all’interno di un’azienda: in un mercato in continuo mutamento, un controllo concreto e in tempo reale dell’andamento del business permette infatti di attuare delle rapide correzioni di rotta, così da poter perseguire senza intoppi il planning strategico aziendale. Per avere in qualsiasi momento una reportistica dettagliata, in grado di supportare al meglio gli standard prefissati, è quindi indispensabile dotarsi di evoluti sistemi di controllo gestione. Gli strumenti di Business Intelligence permettono infatti un controllo di gestione professionale, a basso costo e on demand, in grado di adattarsi ad ogni nuova esigenza dell’azienda. In questo modo il controllo di gestione diventa un processo quasi automatico: lo scopo ultimo della Business Intelligence è infatti quello di unire i dati derivanti dalla contabilità analitica e ordinaria, dalla produzione e dalle fonti esterne, per elaborarli in tempo reale e consentire al management un’analisi puntuale e immediata dell’andamento aziendale.