Non è una cosa che si sente dire spesso: il coinvolgimento attivo dei dipendenti di un’azienda non è solamente un vantaggio per la crescita del business, ma anche per il miglioramento della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. E viceversa: un’organizzazione ottimale che mira alla prevenzione dei rischi sul luogo di lavoro facilita infatti a sua volta un’efficace collaborazione tra la gestione delle risorse umane e quella della sicurezza sul lavoro.

A sottolineare questo circolo virtuoso è una pubblicazione della Contarp dell’Inail, firmata da Paolo Clerici, Annalisa Guercio e Loredana Quaranta, intitolata ‘La gestione dell’elemento umano nelle organizzazioni per la salute e sicurezza sul lavoro‘. L’obiettivo dell’opuscolo è quello di esporre una metodologia sistematica da impiegare come strumento operativo per la implementazione degli SGSL (Sistema di gestione della sicurezza sul lavoro), così da gestire nel migliore dei modi l’elemento umano e quindi incrementare le prestazioni di un’organizzazione.

I sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro

Le statistiche parlano chiaro: i sistemi organizzativi aziendali volontari improntati alla sicurezza, quali appunto gli SGSL, riducono concretamente il verificarsi di spiacevoli infortuni e malattie professionali. L’opuscolo dell’Inail si propone dunque come un’integrazione ad un SGSL già esistente e operativo, così da favorire la concreta attuazione di tutti i requisiti già richiesti dai Sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro.

Il legame tra sicurezza e organizzazione

Lo studio dell’Inail sottolinea come la semplice ‘motivazione’ dei dipendenti non risulta sufficiente a garantire che «gli individui e i gruppi di lavoro perseguano con efficacia ed efficienza i propri obiettivi secondari, senza perdere di vista i fini organizzativi». Occorre dunque che il management faccia un passo in più, lavorando per far sentire le risorse umane come parte essenziale di un progetto globale: solo in questo modo, d’altronde, è possibile domandare al personale uno sforzo in più per raggiungere i più importanti obiettivi aziendali.

Non si parla però solamente di un ritorno economico per l’impresa: l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha infatti più volte evidenziato come la partecipazione e il coinvolgimento siano molto importanti anche per la gestione della sicurezza aziendale. In questo senso, dunque, concorrono a dare efficacia ai Sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro elementi come l’addestramento, l’informazione e il flusso informativo, ma anche il coinvolgimento del personale e la comunicazione tra i vari settori di un’organizzazione.

L’importanza degli strumenti di Business Intelligence

La gestione delle risorse umane si trova così ad essere doppiamente coinvolta nella gestione della salute e della sicurezza sul lavoro. Non a caso, Inail lamenta il fatto che ci sono ancora numerose realtà imprenditoriali che «non investono nella gestione informatizzata dei dati delle risorse umane e non applicano tecniche e strumenti di Business Intelligence HR». L’opuscolo, da parte sua, raccomanda invece l’adozione di strumenti informatici almeno in aree cruciali quali la gestione di:

  • presenze e controllo accessi
  • amministrazione del personale
  • anagrafica e dei dati del personale e loro analisi
  • attività di formazione e sviluppo del personale
  • turni e gestione della programmazione oraria
  • note spese e delle trasferte del personale
  • sistemi premianti e delle valutazioni del personale
  • dati dell’organizzazione aziendale
  • salute e sicurezza sul lavoro, in sinergia con SPP
  • selezione del personale

Sinergia all’interno dell’azienda

L’opuscolo dell’Inail non lascia spazio a dubbi: vi si legge infatti a chiare lettere che «agire sulle criticità organizzative significa prevenire i rischi lavorativi». Per raggiungere questo scopo si rende necessario che tutti i differenti livelli che agiscono sulla SSL (Salute e Sicurezza sul Lavoro) operino in maniera sinergica. Questo compito può essere agevolato, come detto, proprio dall’adozione di software per la sicurezza nelle aziende: i modelli più evoluti, infatti, permettono un’efficace condivisione delle informazioni tra tutti gli uffici e le persone coinvolte, così da rendere più proficui i processi di gestione.

Il ruolo della direzione delle risorse umane

Per garantire un alto livello di sicurezza e dunque di organizzazione all’interno di un’azienda sono quindi fondamentali, secondo l’Inail, un affiatato coinvolgimento del personale, una comunicazione efficace e tempestiva tra le varie strutture e l’adozione di opportuni sistemi informatici. È dunque importantissimo, conclude l’opuscolo, che la direzione delle risorse umane si interfacci direttamente con il responsabile SPP, di modo che «queste due strutture operino in maniera ottimale, fornendo gli strumenti operativi e le regole per formalizzare i rapporti tra i diversi elementi». La direzione delle risorse umane, in definitiva, non deve limitarsi ad essere un mero gestore ‘burocratico’, ma trasformarsi «in cabina di regia e coordinamento per il buon funzionamento delle interfacce tra l’organizzazione e l’uomo, in sinergia con SPP e responsabile del SGSL».

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