Hai nel tuo team un esperto di dati?

L’augurio è che la risposta a questa domanda sia: “Sì, assolutamente!”

In tal caso puoi continuare a leggere questo articolo per consolidare la tua convinzione che sia stata la cosa giusta assumere un data analyst nel tuo team, o addirittura aver creato una vera e propria business unit dedicata all’interno della tua azienda.

La tua risposta è “Ehm…no…” ?

Allora ti consigliamo caldamente di ritagliarti qualche minuto per continuare la lettura.

Un vantaggio concreto sui competitor

I dati sono a oggi una ricchezza inestimabile: per riuscire ad avere vantaggio sui propri competitor occorre essere in grado di sfruttare ciò che l’era della digitalizzazione ci impone.

Questo vale in qualunque campo si operi, sia per le grandi aziende, che hanno a che fare con (gli ormai inflazionati) Big Data, sia per le PMI.

E dunque, che senso ha avere a disposizione (gratuitamente!) una risorsa con un gran potenziale per generare valore e… non usarla!?

Per fare qualche esempio, l’analisi dei propri dati può portare alla conoscenza dei comportamenti d’acquisto, dei gusti e delle necessità del cliente, o a individuare eventuali trend, pattern e correlazioni. I dati comunicano, ma bisogna saperli interpretare.

Analizzare i dati nel modo giusto

Se in questo momento stai pensando a tool di analisi dati, di cui c’è grande offerta sul mercato, è del tutto normale.

Ci sono strumenti che con poche migliaia di euro all’anno creano grafici ricchi e colorati con i tuoi dati e alcuni sono addirittura open source!

Ma credi davvero che possa bastare? Pensi che i big del mercato abbiano un tal successo grazie a semplici tool di data visualization? No, o meglio, non solo. Non è sufficiente avere strumenti performanti: la risoluzione di problemi di business complessi non può essere automatizzata.

Il ruolo chiave del data analyst in azienda

Ogni azienda per assicurarsi di non perdere l’enorme ricchezza di cui dispone e per rimanere competitiva sul mercato dovrebbe assumere un data analyst.

Chiariamo brevemente di che ruolo si tratta: il data analyst è una persona in grado di estrarre il massimo valore possibile dai dati, avvalendosi di adeguati tool di BI e Analytics. Questa figura professionale trasforma la lettura astratta dei dati in azioni concrete, supportando i vertici decisionali dell’azienda per operare scelte strategiche più solide e fondate.

Un caso di successo? Già qualche anno fa il colosso americano McKinsey & Company condusse uno studio sui vantaggi di passare ad un approccio data-driven e il risultato fu +23% in acquisizione utenza rispetto ai competitors e +19% di probabilità di raggiungere una redditività superiore alla media.

E ora?

Facile: corri dalle Risorse Umane e fai aprire una nuova posizione per cercare il data analyst più adatto al settore e alla tipologia di business della tua impresa.

Non limitarti ad acquistare i tool, investi sulle persone: da sempre, un asset fondamentale per l’azienda.

Sarà poi il tuo stesso data analyst a consigliarti il miglior software di business intelligence per la gestione delle informazioni relative alla tua attività.


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