Efficienza, competenza, velocità, sicurezza: l’Internet delle Cose è la chiave per migliorare le performance aziendali, in tutti i settori, e sotto tutti i punti di vista. Stando ai dati raccolti dall’Osservatorio IoT della School of management del Politecnico di Milano, il mercato dell’IoT, nel 2016, è cresciuto del 40% rispetto all’anno precedente, arrivando a 2,8 miliardi di euro.

È un mercato trasversale, che passa dalle smart home all’automotive: si pensi alla mobilità aziendale, dove la possibilità di aggiungere un’anima connessa ai veicoli permette di diminuire i costi, migliorare il servizio e massimizzare la sicurezza, ottimizzando così in modo netto la gestione della flotta aziendale.

Verso una gestione digitale delle flotte aziendali

Come l’Internet delle Cose può rivoluzionare la gestione della flotta aziendale? Prima di tutto, queste nuove tecnologie connesse permettono di monitorare al meglio l’intera flotta, con la possibilità di godere di una mole di dati notevole attraverso i software di gestione flotte aziendali. I fleet manager possono infatti raccogliere in ogni momento dati sulla posizione dei veicoli, sulla presenza di eventuali problemi, sul loro consumo in tempo reale e persino sul comportamento del conducente.

I dispositivi connessi a bordo

A bordo del veicolo, del resto, i dispositivi connessi e smart al servizio della gestione delle flotte aziendali continuano ad aumentare, e questa escalation non sembra destinata a fermarsi molto presto. Parliamo di telecamere, di radar, di GPS e di tanti altri sensori in grado di raccogliere e condividere i dati, i quali, oltre a descrivere la attuale situazione di utilizzo del veicolo, possono anche dare preziose informazioni circa l’usura dei singoli componenti dell’automobile. L’obiettivo a breve termine, infatti, è quello di ottimizzare i software di gestione flotte aziendali e i sensori al punto da ridurre al minimo i richiami in officina, con l’aggiornamento in remoto dei dati attraverso il cloud.

Nuovi cruciali strumenti per i fleet manager

L’Internet of Things è stato salutato come un’innovazione piena di benefici per l’intero settore dell’automotive, ma non c’è dubbio che i vantaggi più concreti siano destinati alla gestione delle flotte aziendali e commerciali. Non è certo un caso che, come rilevato dall’Osservatorio sulla mobilità aziendale Top Thousand, quasi 6 aziende su 10 stanno pensando ad incrementare gli strumenti di intelligence del proprio parco auto.

Minimizzare i costi con l’IoT

Questa diffusa volontà di innovare la tecnologia a supporto della gestione delle flotte aziendali non deve sorprendere: i fleet manager che vogliono adottare nuovi dispositivi IoT per i propri veicoli lo fanno principalmente per generare del risparmio, per assicurarsi che il budget a disposizione della flotta venga utilizzato in modo saggio e produttivo. Si pensi per esempio al consumo di carburante. Poter contare su dispositivi in grado di registrare ogni spreco e ogni inefficienza – uno stile di guida sopra le righe, una deviazione non giustificata, la scelta di una strada inutilmente tortuosa – significa avere la possibilità concreta di intervenire su ogni piccolo particolare, tagliando gli sprechi e inquinando di meno. Infine, è chiaro che la manutenzione preventiva e puntuale degli autoveicoli garantita dai sistemi IoT è più conveniente – sotto tutti i punti di vista – rispetto alla manutenzione d’emergenza.