Energy management: l’Energy Efficiency Report 2018 del Politecnico di Milano presenta delle cifre interessanti per chi si occupa del risparmio energetico aziendale. Gli investimenti nel settore dell’efficienza energetica, durante l’anno scorso, sono infatti cresciuti del 10%. Basti pensare che le ESCo certificate sono aumentate del 30%, portando il numero degli addetti a rasentare l’importante quota delle 10.000 unità.

Le ESCo, in altre parole, sono cresciute di più nel 2017 di quanto hanno fatto nel periodo tra il 2012 e il 2016. A trainare la crescita del settore è stato il segmento Home & Building, al quale va riconosciuto il 65% degli investimenti. L’efficienza energetica industriale si accaparra invece il 33%, mentre la Pubblica amministrazione si ferma a quota 2%.

Come ridurre il consumo di energia elettrica in azienda?

Come evidenziato anche dalla survey del Politecnico di Milano, la ragione primaria che spinge le aziende ad adottare nuove soluzioni di energy management è proprio quella di ridurre i consumi energetici. Non basta però avere a propria disposizione alcune delle migliori tecnologie per l’efficienza energetica dell’industria, dalle pompe di calore agli impianti efficienti di illuminazione. No, è necessario anche eseguire una manutenzione continua ed efficiente degli apparati, a partire da una corretta e continua diagnosi energetica, attraverso un apposito software di monitoraggio energetico.

La manutenzione attraverso un software diagnosi energetica

Come è noto esistono principalmente tre tipologie di manutenzione, ovvero quella di livello zero, di tipo reattivo (che interviene cioè solo in caso di rottura); quella preventiva, che effettua dei controlli seguendo un calendario pre-programmato; infine, quella predittiva, la quale viene fatta in base alle reali condizioni dell’apparato.

Per anni è stato sottolineato quanto la manutenzione predittiva sia molto più efficiente rispetto alle altre tipologie: a confermarlo è arrivato uno studio commissionato dal Dipartimento dell’energia degli Stati Uniti d’America, il quale ha dimostrato come la manutenzione attraverso l’analisi dei dati possa portare ad un risparmio del 20% relativamente ai costi totali. L’intelligenza artificiale, dunque, paga anche per quanto riguarda l’efficienza energetica.

Questa possibilità di risparmio non va certo trascurata, soprattutto se si pensa al fatto che il 30% dei costi operativi totali di un edificio – esclusi i costi di manodopera – è rappresentato proprio dai costi energetici.

Non va poi dimenticata la Direttiva Europea 2012/27 recepita dall’Italia, la quale vincola la pubblica amministrazione, le industrie e i patrimoni immobiliari a effettuare dei concreti interventi per migliorare le proprie prestazioni energetiche – l’obiettivo è infatti quello di ottimizzare l’efficienza energetica del 20%. In questo senso, dunque, diventa fondamentale dotarsi di un apposito software di energy management, capace di garantire alle industrie un utilizzo razionale delle risorse.

Sfruttare l’intelligenza artificiale per ridurre i costi energetici

Combinando e integrando un software di efficienza energetica a degli specifici dispositivi hardware è possibile monitorare e comprendere appieno le prestazioni degli apparati, in modo da ottimizzare le risorse e intervenire al momento giusto – così da minimizzare la possibilità di rottura e, allo stesso tempo, ridurre il numero di interventi operativi necessari.