La parola d’ordine del 2017 è Innovazione Digitale

Il governo spinge le aziende italiane verso l’innovazione digitale a suon di ammortamenti. Proprio così: le agevolazioni fiscali proposte attraverso la nuova Legge di Stabilità contengono infatti, tra le altre cose, dei particolari incentivi volti all’acquisizione di nuovi software per l’innovazione aziendale. Da questo punto di vista, il governo sembrerebbe aver finalmente recepito l’importanza cruciale di aiutare le aziende italiane ad approcciarsi ai nuovi paradigmi produttivi dell’Industria 4.0.

Dal super ammortamento al 140% all’iper ammortamento al 250%

Sono due i capitoli particolarmente rilevanti della nuova Legge di Stabilità, per tutte quelle imprese italiane proiettate alla crescita: da una parte è infatti stato prorogato per tutto il 2017 il super ammortamento al 140% su tutti gli acquisti di beni strumentali; dall’altra, invece, è stato introdotto un secondo importante incentivo, ovvero un iper ammortamento al 250% per gli investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione. Quest’ultimo incentivo, che da tante testate è già state rinominato “bonus digitale” o “bonus innovazione”, costituisce una nuova agevolazione per l’acquisto di software per l’innovazione aziendale.

Tagliato l’ammortamento per le auto aziendali ad uso promiscuo

Il super ammortamento del 140% sull’acquisto dei beni strumentali è dunque stato confermato, andando però ad escludere le agevolazioni fiscali sulle auto aziendali ad uso promiscuo e su quelle concesse in uso ai dipendenti. Da questo punto di vista, dunque, il super ammortamento rimane applicabile unicamente sulle auto aziendali utilizzate ai soli fini imprenditoriali. Per godere dell’ammortamento, gli ordini dovranno essere eseguiti entro e non oltre il 31 dicembre 2017, con allegato un pagamento di almeno il 20% del costo totale della transazione.

Le agevolazioni per l’innovazione digitale

La vera novità è però l’iper ammortamento al 250% dedicato agli investimenti sul digitale. Così come spiegato dai legislatori, questa agevolazione vuole favorire l’acquisto di beni che «favoriscono i processi di trasformazione tecnologica e/o digitale in chiave Industria 4.0». Rientrano a pieno titolo tra gli investimenti digitali agevolabili tutti i beni strumentali funzionanti attraverso sistemi computerizzati o gestiti attraverso l’ausilio di sensori; le soluzioni hardware e software per garantire una maggiore qualità del lavoro; i dispositivi per facilitare l’interazione tra uomo e macchina; infine, i software appositi per la migrazione verso l’Industria 4.0. Complessivamente, le tabelle allegate alla Legge di Bilancio contengono circa 50 categorie di beni che permettono l’accesso all’iper ammortamento al 250%.

Incentivi anche per i software

Con questa nuova misura, dunque, diviene possibile per la prima volta approfittare degli ammortamenti statali anche per l’acquisto di software per l’innovazione aziendale, i quali, essendo dei beni immateriali, erano rimasti esclusi dagli incentivi negli anni precedenti. Per poter godere dell’iper ammortamento al 250% in sostituzione del super ammortamento al 140%, le aziende dovranno produrre un’autocertificazione ai sensi del Dpr 445/2000; oppure, nel caso in cui il costo complessivo del bene sia superiore ai 500.000 euro, l’impresa dovrà avvalersi di una perizia giurata da parte di un professionista esterno regolarmente iscritto all’albo.

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