Quello della salute e la sicurezza dei lavoratori, in questi mesi, è stato un tema centrale, seppur da una prospettiva differente rispetto a quanto avveniva in passato.

La minaccia intorno alla quale si raccolgono tutte le preoccupazioni, anche sul posto di lavoro, è ovviamente costituita dal Covid-19, il quale ha finito per oscurare le insidie più “tradizionali”, con tutti i rischi che ne conseguono. Le aziende sono quindi chiamate a fare uno sforzo doppio, continuando ad assicurarsi che tutti i protocolli – standard ed eccezionali – siano messi in pratica alla lettera quotidianamente.

I sistemi di audit, in tal senso, diventano degli strumenti cruciali per le imprese di tutte le dimensioni e permettono di scongiurare il rischio del blocco dell’attività.

Il contagio da Covid-19 sul lavoro: protocolli e conseguenze

Da mesi, ormai, le imprese hanno adottato i nuovi protocolli per ridurre al minimo la possibilità di contagio dei propri dipendenti. Dai controlli al momento dell’ingresso in azienda, alla sanificazione degli spazi, passando per l’uso obbligatorio delle mascherine, per il distanziamento sociale e per lo smart working, che a partire dal 6 di novembre è diventato obbligatorio per le pubbliche amministrazioni in tutti i casi in cui sia possibile usufruire di questa modalità.

Purtroppo, aumentano di settimana in settimana le denunce di contagio sul lavoro da Covid-19: il report Inail di fine settembre (e quindi prima della vera impennata autunnale dei contagi) parlava di oltre 54.000 denunce di contagio. Di fronte a questi numeri le imprese non possono stare del tutto tranquille, per via della famosa normativa – l’articolo 42 del D.L. n. 18/2020 – che equipara il contagio da Covid-19 all’infortunio, aprendo potenziali scenari penali per l’imprenditore, fino ad arrivare all’accusa di omicidio colposo.

Diventa indispensabile, dunque, poter provare di aver attuato tutte le misure correttamente, sia dal punto di vista dei modi che dei tempi. Ed è proprio per questo motivo che il processo di audit acquisisce ulteriore importanza, rappresentando un sistema di monitoraggio proattivo e tracciabile a beneficio dei dipendenti e dell’azienda, per prevenire da una parte i contagi, e dall’altra per permettere agli imprenditori, in caso di necessità, di certificare l’avvenuta adozione di tutte le misure necessarie al contenimento dei contagi.

L’importanza del processo di audit, non solo per il Covid-19

Va peraltro ricordato il fatto che l’aggravarsi della pandemia non elimina le “normali” minacce alla sicurezza e alla salute dei lavoratori.

A sottolinearlo è stato qualche settimana fa il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo alla Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro: «l’impegno per garantire la massima sicurezza sul lavoro non deve arretrare di fronte a nessun evento emergenziale, perché la tutela della salute di chi lavora costituisce un bene primario su cui si misura la civiltà delle economie avanzate».

Per garantire la massima sicurezza sul lavoro, da tutti i punti di vista, è dunque bene organizzare degli efficaci processi di audit, seguendo delle check list aggiornate e senza dimenticare nulla, per poi poter dimostrare l’effettivo rispetto delle normative in vigore.