Nessuna azienda può sottrarsi alla gestione dei propri asset. Questo vale per le aziende del manifatturiero come per quelle del retail, senza scordare gli enti pubblici, le aziende ospedaliere e via dicendo.

Impianti, immobili, macchinari: la loro corretta e regolare manutenzione è motivata da una parte da una lunga serie di normative e di accordi a livello nazionale e internazionale, e dall’altra dalla necessità di mantenersi sempre produttivi, efficienti e competitivi.

Per tutti questi motivi è necessario adottare una piattaforma di asset management in grado di rendere più efficace e puntuale la gestione della manutenzione.

Va però sottolineato che non esiste una sola tipologia di manutenzione. Anzi, alle classiche forme di manutenzione reattiva e preventiva se ne è aggiunta una terza, ovvero la manutenzione predittiva, resa possibile dalle nuove tecnologie.


Qual’è la differenza tra manutenzione preventiva e correttiva?

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Manutenzione reattiva, preventiva e predittiva

La tipologia di manutenzione più basilare è, come noto, quella reattiva, che non presenta alcun costo iniziale. Questo metodo di lavoro prevede infatti di intervenire solo in presenza di un danno, e quindi quando il problema si è già verificato.

Ne deriva che la manutenzione reattiva è accompagnata inevitabilmente da alti costi imprevisti e improvvisi, dovuti non solo ai ricambi e all’intervento, ma anche al potenziale downtime,  dunque al blocco o al rallentamento della produzione.

La manutenzione preventiva, invece, programma a monte degli interventi, per ridurre al minimo le spese relative alla sostituzione di pezzi e alle riparazioni, prevenendo i più probabili guasti agli impianti.

Lo svantaggio in questo caso è dato dal fatto che è quasi impossibile pianificare con esattezza gli interventi di manutenzione: in alcuni casi la loro frequenza sarà troppo alta, aumentando i fermi macchina; in altri casi sarà troppo bassa, portando quindi a dei danni.

Grazie alle tecnologie, come anticipato, è possibile sfruttare una terza tipologia di manutenzione, ovvero quella predittiva: in questo caso gli interventi di manutenzione sono puntuali, grazie a dispositivi di condition monitoring che permettono di individuare anomalie prima che queste possano portare a delle avarie.

I vantaggi di un buon Asset Management

Un’inadeguata manutenzione degli asset aziendali può portare a numerosi problemi come frequenti blocchi della produzione, a pesanti sanzioni, a incidenti e persino a disastri ambientali.

Occuparsi in modo professionale della manutenzione degli asset, invece, permette di ottenere benefici sotto molteplici punti di vista:

  • Ridurre i costi relativi a sostituzioni, ristrutturazioni e nuovi acquisti;
  • Ridurre al minimo il numero di guasti;
  • Ridurre o eliminare i downtime;
  • Ridurre il tempo relativo alle operazioni di manutenzione;
  • Gestire in modo efficace il budget riservato alla manutenzione degli asset.

ZMaintenance: il software web based per l’Asset Management

Per garantire un Asset Management di alto livello, e dunque per ridurre costi e tempi, è necessario che le figure addette alla gestione e alla pianificazione delle attività manutentive possano contare su strumenti appositi, in grado di supportare le loro scelte strategiche.

ZMaintenance, il software web based per l’Asset Management sviluppato da Zucchetti, permette di gestire da un’unica piattaforma le anagrafiche di impianti e di edifici e in generale di tutto quello che compone il patrimonio mobiliare e immobiliare dell’azienda.

È così possibile monitorare, gestire e pianificare la manutenzione di impianti industriali, flotte veicolari, stabilimenti e via dicendo, con un monitoraggio continuo delle performance e dei costi.