Eliminare completamente il rischio è impossibile. O meglio: ogni attività, di mantenimento, di sviluppo, di cambiamento e di crescita nasconde dei rischi ineliminabili. Questo significa che il rischio deve essere visto come una componente ineliminabile, che va individuata, prevista, monitorata e ridotta al minimo.

Non è certo un caso se, dopo lo scoppio della pandemia, il concetto di risk management ha guadagnato ulteriore importanza, con il Covid-19 a dimostrare quanto la gestione del rischio sia un’attività cruciale per la crescita delle imprese. Ma cos’è il risk management?

Risk management: una definizione

Occuparsi di risk management significa investire energie e tempo nella gestione del rischio. Vale però la pena vedere una definizione più articolata e completa di risk management, presentando questo concetto come l’insieme di tecniche, attività e strumenti utili per mantenere sotto controllo una realtà (aziendale o non) in riferimento a rischi di diversa natura.

Più precisamente, il risk management è un graduale, continuo e proattivo processo che gestisce il rischio attraverso attività di:

  • individuazione
  • misurazione
  • valutazione
  • trattamento

L’obiettivo finale non è quello di identificare o di trattare i singoli rischi, quanto invece quello di proteggere l’azienda, senza che le minacce esterne o interne ne minino la crescita o il valore e senza che la paura di affrontare dei rischi ne compromettano lo sviluppo.

Tipologie di rischio

Come si è visto, ogni azienda deve affrontare un’ineliminabile componente di rischio: il compito delle organizzazioni è quindi prima di tutto quello di individuare le minacce e quantificarle.

Esistono ovviamente diversi metodi per classificare i rischi e tra le principali tecniche di risk management ci sono per l’appunto i metodi per riconoscere i vari pericoli, ricondurli a determinate categorie e quantificarli.

  • Esistono quindi i rischi ordinari, come possono essere quelli legati al controllo degli accessi, e quelli estremi, come possono essere gli atti di terrorismo o le emergenze sanitarie.
  • Si possono poi classificare i rischi in base al loro possibile impatto sull’azienda, che può essere minimo o estremo, nonché in base alla loro probabilità.
  • Infine è possibile dividere i rischi tra operativi, obbligatori, di opportunità.

Per non mettere in pericolo il benessere dell’impresa è di fondamentale importanza implementare una politica del rischio in grado di individuare, analizzare e gestire i pericoli a tutti i livelli, per poi rispondere con le più efficaci procedure.

I benefici del risk management

L’incidente nella linea produttiva, una catastrofe naturale, un attacco informatico, una causa legale, una pandemia: il presidio del rischio, di qualsiasi tipo, è un’attività fondamentale per le aziende, in particolar modo per via dell’instabilità dei contesti politici, sociali, ambientali ed economici in cui le imprese si trovano a operare.

Un’efficace strategia di risk management, che possa contare sui necessari strumenti per la gestione del rischio, garantisce l’individuazione e il controllo dei rischi più significativi; dà all’azienda la certezza di essere conforme alle normative e di fare il necessario per rispettare le aspettative dei clienti; fornisce ai vertici aziendali informazioni preziose per prendere le migliori decisioni; infine, in generale, riduce la volatilità, migliorando l’efficacia dei processi operativi e mettendo al sicuro l’attività.