Esplorare l’importanza dell’audit aziendale come strumento di verifica e miglioramento delle performance ed esaminare la natura sistematica e indipendente degli audit, applicabili a qualsiasi organizzazione e in vari ambiti, tra cui sicurezza, ambiente e qualità, è diventato fondamentale.
Gli audit non si usano solo per la certificazione, ma anche per migliorare la posizione competitiva e la soddisfazione degli stakeholders e hanno anche un impatto sulla prevenzione di infortuni e near miss.
Proviamo a chiarire i passaggi per implementare un modello di audit aziendale, con riferimento a standard internazionali e all’uso di checklist.
Definizione di audit
La parola audit, che viene comunemente usata per identificare una verifica ispettiva deriva dal termine latino “audire”, cioè udire, effettuare, nel nostro caso, delle verifiche su specifiche norme, standard, regolamenti, pratiche, procedure di lavoro, che vengono presi come riferimento per definire il livello di adeguatezza dell’organizzazione.
L’audit è un processo sistematico, indipendente e documentato per ottenere evidenze e valutare con obiettività, al fine di stabilire in quale misura i criteri dell’audit sono stati soddisfatti.
Gli audit aziendali possono essere svolti in diversi ambiti quali sicurezza, ambiente, qualità, 231, ecc., e possono essere applicabili a qualsiasi organizzazione, indipendentemente da dimensione, tipo e attività.
In base agli obiettivi, come si vede nella tabella sotto, possono essere effettuati diversi tipi di audit.

L’attività di audit non è intesa solo per la certificazione, né solo ai fini regolamentari o contrattuali, ma anche per migliorare le performance, la posizione competitiva e la soddisfazione degli stakeholders di un’organizzazione.
In particolare, gli audit aziendali, sono un ottimo strumento di prevenzione per infortuni e near miss e consentono anche di verificare periodicamente che tutte le disposizioni siano conformi alla normativa;inoltre sono un buon modo per abbassare significativamente la possibilità di incorrere in infortuni o near miss.
Nelle realtà più grandi e strutturate, ma anche in quelle più soggette ad audit per i motivi più diversi, la gestione della conformità normativa richiede l’implementazione di uno o più efficaci sistemi di controllo che siano in grado di intercettare o meglio prevedere tempestivamente ogni criticità, in modo da prevenire il verificarsi di incidenti e/o infortuni sul lavoro che potrebbero creare ulteriori profili di responsabilità ai sensi del d.lgs. 231/2001 con potenziali sanzioni di carattere pecuniario e interdittivo, in quanto avvenuti in seguito a violazioni delle norme in materia di SSL.
In molti casi gli audit aziendali vengono svolti mediante l’utilizzo di checklist, che sono un ottimo mezzo per:
- Garantire che nel corso della verifica si tenga conto dei requisiti della norma che si vuole controllare;
- Rendere trasparenti i criteri di giudizio e valutazione;
- Permettere una sintetica sistematizzazione dello stato di conformità rispetto ai requisiti.
Un audit non si improvvisa: per capire al meglio come si implementa un modello di audit, il punto di riferimento è rappresentato dagli standard internazionali che regolano la conduzione degli audit sui Sistemi di Gestione:
- La norma EN ISO/IEC 17021-1:2015 “Requisiti per gli Organismi che forniscono Audit e certificazione di Sistemi di Gestione”
- La norma UNI EN ISO 19011:2018 “Linee guida per audit di sistemi di gestione”.
Le checklist possono essere strutturate in diverso modo, mentre l’approccio più classico può assumere questo assetto per:
- Predisporre un punto di verifica dei requisiti;
- Appurare sia la conformità documentale che la conformità di processo;
- Dare la possibilità di inserire allegati, foto, documenti ecc.
- Per i punti non conformi, inserire le azioni correttive da intraprendere.
Ogni organizzazione nel corso degli anni ha sviluppato le proprie checklist ad hoc per i processi da verificare. La criticità più rilevante rimane il costante aggiornamento, per questo esistono software gestionali che possono essere molto utili nella gestione degli audit.
Scopo di un audit aziendale
Per prima cosa si fissa un obiettivo. Ad esempio la conformità ai requisiti di salute e sicurezza.
Lo scopo di un audit è quello di verificare se i requisiti (oggetto dell’audit) siano efficacemente soddisfatti e mantenuti, nonché se siano conformi alla normativa cogente o volontaria, al fine di contribuire a prevenire l’insorgere di incidenti/infortuni e soprattutto per individuare tutte le opportunità di miglioramento continuo.
Un audit ben fatto riesce a verificare l’applicazione delle misure di prevenzione adottate e la loro adeguatezza rispetto ai rischi presenti. Reperire tutte le criticità generate da eventuali violazioni delle norme in materia di SSL è importantissimo, per eliminare le problematiche ma anche e soprattutto per migliorare.
In questo senso l’audit è molto utile per Datori di Lavoro e per tutte le figure chiave dei vari processi principali perché riesce in tempi brevi e con efficacia a identificare (e segnalare per iscritto) tutte le eventuali opportunità di miglioramento sulle procedure, istruzioni ma anche sulle prassi in uso. Lo scopo rimane quello di migliorare in continuo i livelli di SSL e un buon audit è uno strumento importante.
Programma di un audit
Un’organizzazione che ha l’esigenza di condurre audit deve stabilire un programma di audit che contribuisca a misurare l’efficacia e a verificare il mantenimento delle misure di sicurezza attuate. L’alta direzione deve assicurare che gli obiettivi del programma di audit siano stabiliti e deve assegnare, a una o più persone competenti, la gestione del programma stesso. L’estensione di un programma di audit dovrebbe essere basata sulla dimensione e sul tipo dell’organizzazione che applica l’audit. Il programma di un audit è l’insieme delle disposizioni relative agli audit pianificati in un arco temporale definito e specifica tra le altre, almeno le seguenti informazioni:
- Obiettivi del programma di audit e dei singoli audit;
- Estensione/numero/tipo/durata/siti/pianificazione temporale degli audit;
- Procedure del programma di audit;
- Criteri e metodi di audit;
- Composizione e organizzazione del team di audit;
- Risorse necessarie;
- Requisiti utilizzati come riferimento
- Classificazione delle evidenze rilevate, organizzate per priorità/significatività;
- Durata complessiva del programma di audit
L’attuazione del programma di audit dovrebbe essere monitorata e misurata per assicurare che i relativi obiettivi siano stati raggiunti.
Flusso di processo per la gestione di un programma di audit:

Piano di un audit
Il piano di audit è un documento che descrive le attività di un singolo audit e contiene le seguenti informazioni:
- Data/e presunta dell’audit;
- Ruoli/figure oggetto di audit;
- Obiettivo/scopo dell’audit;
- Norme/leggi e documenti di riferimento
Ogni audit dovrebbe essere basato su obiettivi e criteri di audit documentati. La figura che li gestisce dovrebbe scegliere e determinare i metodi per condurre efficacemente l’audit. Il piano di audit può essere consegnato all’organizzazione che sarà verificata con largo anticipo, in modo che la stessa sia in grado di prepararsi efficacemente.
Ogni audit deve essere registrato in modo da dimostrare l’attuazione del programma; inoltre deve essere riesaminato prima del termine, per valutare se sono stati raggiunti i relativi obiettivi.
Quando si avvia un audit, la responsabilità di condurre l’audit stesso ricade sul responsabile del gruppo di audit incaricato fino a quando l’audit è completato.
Il responsabile del gruppo di audit deve preparare un piano sulla base delle informazioni contenute nel programma e della documentazione fornita dall’organizzazione oggetto dell’audit.
Il grado di dettaglio e il contenuto del piano possono essere diversi, per esempio, tra audit iniziale e audit successivi, così come tra gli audit interni e quelli esterni. Il piano deve essere sufficientemente flessibile per consentire cambiamenti che possono diventare necessari durante l’avanzamento delle attività di audit.
Al termine dell’audit le evidenze ottenute devono essere valutate a fronte dei criteri stabiliti, al fine di determinare le risultanze della verifica. Queste ultime possono indicare conformità o non conformità ai criteri di audit, ma anche norme di legge, regolamenti, standard applicabili ecc. definiti nello scopo dell’audit.
Riesame dell’audit e miglioramento
Le conclusioni dell’audit possono, in funzione degli obiettivi dell’audit, indicare l’esigenza di correzioni o azioni correttive o di miglioramento.
Tali azioni sono generalmente decise e intraprese entro un periodo di tempo concordato.
Esse devono essere riesaminate con l’organizzazione oggetto dell’audit al fine di ottenere il riconoscimento che le evidenze dell’audit siano ben circostanziate e che le non conformità siano comprese.
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