Nell’organizzazione del lavoro, ormai è chiaro a tutti, c’è un prima e un dopo il Covid-19. E se i mutamenti che la pandemia ha portato sul piano delle Human Resources sono evidenti, è ormai evidente anche il fatto che non si tornerà indietro.

Al rientro dell’emergenza sanitaria resteranno in vigore gran parte delle novità introdotte nelle aziende a partire dalla primavera del 2020: quello che abbiamo conosciuto come frutto dell’emergenza sta diventando parte costituente della nuova normalità.

Anche in epoca di green pass, non a caso, è stata prorogata fino al 31 dicembre 2021 la possibilità per le aziende di accedere allo smart working semplificato, con un numero estremamente alto di realtà che dichiara di voler mantenere il lavoro agile anche in futuro. Stando a uno studio svolto ad aprile 2021 dal fondo interprofessionale Fondirigenti, il 54% delle aziende è intenzionata a ricorrere allo smart working in modo permanente, a prescindere dalle esigenze legate all’emergenza sanitaria.

Verso un’organizzazione agile

Non ci sarà, dunque, un ritorno al passato e questo è ancora più evidente con l’attuale ripresa lavorativa dopo la pausa estiva: il concetto di new normal è ormai digerito, per assicurare ai lavoratori una permanente condizione di sicurezza e per garantire continuità alle aziende.

A partire da questi presupposti è necessario continuare a ripensare in modo efficace il modello lavorativo. Il modello al quale guardare, ormai, è quello della formula mista, un’organizzazione agile in grado di dosare le quantità di lavoro da casa e di lavoro in azienda.

Le varie aziende stanno sperimentando metodi differenti per gestire questo nuovo modo di lavorare in modo agile: nella maggior parte dei casi si parla di rotazioni per alternare home working e lavoro in presenza.

Home working ma non solo: gli strumenti e le competenze necessarie

La nuova normalità, nell’utilizzo meno estemporaneo dell’home working, deve ripensare da nuovi punti di vista la relazione fra azienda e dipendente, sempre di più persona e risorsa nella sua interezza. L’intera cultura aziendale deve cambiare, con un’importante evoluzione del mindset di vertici e di dipendenti, per arrivare alla costruzione di un efficace ecosistema digitale a favore della people journey. Le aziende sono tenute a tenere cioè in considerazione tutti i processi relativi alle diverse fasi della carriera dei propri dipendenti, dal momento della selezione in poi, per valorizzare le attività, la carriera lavorativa e i punti di forza dei propri talenti.

Ecco allora che il nuovo ecosistema digitale poggia su elementi come le nuove modalità di valutazione del personale, la dematerializzazione documentale, il monitoraggio delle attività, lo sviluppo di nuove competenze attraverso chiare strategie di formazione e via dicendo. Affinché tutto questo possa diventare realtà è necessario poter contare sugli strumenti giusti, per avere un sistema completo e davvero agile, in grado quindi di adattarsi ai continui cambiamenti. A livello concreto, questo significa poter contare per esempio su sistemi integrati per la gestione delle risorse umane, per la comunicazione, per la pianificazione e per il monitoraggio delle attività. Non bastano però gli strumenti: è necessario poter contare anche sulle giuste competenze, avvalendosi eventualmente di una consulenza HR qualificata.

Con i giusti strumenti e con le necessarie consulenze si potrà così costruire un’organizzazione capace di gestire i continui mutamenti, di incrementare la produttività, di aumentare la soddisfazione dei dipendenti, di ridurre i costi e l’impatto ambientale. In una parola, un’organizzazione agile.


Vuoi saperne di più?

Scopri le soluzioni integrate di Consulenza HR e software

Introduci il lavoro Agile nei tuoi modelli di gestione del Personale