Non c’è ambito della nostra vita sul quale l’emergenza non abbia prodotto un impatto più o meno forte. Si pensi al mondo dei trasporti: per settimane intere la mobilità è stata ridotta al minimo, con gli spostamenti quasi azzerati, con strade deserte e aeroporti pressoché chiusi.

Nel momento in cui è stato possibile spostarsi nuovamente all’interno delle città, l’attenzione è andata verso mezzi di trasporto alternativi, in grado di permettere un significativo distanziamento dalle altre persone, cosa impossibile sui tradizionali mezzi di trasporto pubblico. Combinando il giustificato timore del contagio, la voglia di tornare a vivere le città in libertà e i significativi incentivi statali, il 2020 è stato così l’anno delle biciclette.

Stando ai numeri di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) le vendite di bici tradizionali sono cresciute del 14% rispetto all’anno precedente, laddove nel campo eBike l’aumento è stato del 44%. Non stupisce che, di fronte a questo boom dei pedali, sia aumentata in modo netto l’attenzione verso le nuove pratiche di mobilità aziendale sostenibile.

I vantaggi delle biciclette aziendali

Le biciclette sono il fulcro delle strategie di micromobilità sostenibile per tante aziende italiane. I vantaggi che questi mezzi possono garantire sono infatti diversi. Si pensi ai benefici che la mobilità in bicicletta può garantire all’ambiente, con l’eliminazione delle emissioni nocive causate dal normale traffico veicolare, e alla città stessa, con strade più libere e meno congestionate.

Come è noto gli spostamenti in bicicletta portano benefici importanti anche per il benessere psico-fisico dei dipendenti e dei cittadini in generale, con una serie di conseguenze positive dirette e indirette per l’azienda. Investire in piani di micromobilità sostenibile, del resto, ha dei vantaggi espliciti anche per l’azienda. Si parla di un concreto risparmio sulla gestione del parco auto, nonché di un impatto decisamente positivo  in termini di brand reputation.

Per le aziende è quindi venuto il momento di mettere in campo una gestione intelligente del parco bici e in generale della mobilità sostenibile aziendale: le città italiane stanno ripensando la mobilità in chiave green ed è bene accompagnare e persino anticipare questo cambiamento per trarne fin da subito tutti i vantaggi. Per aiutare le aziende a introdurre dei progetti di smart mobility Zucchetti ha messo a punto ZGreenFleet, un software per la gestione della micromobilità aziendale.

ZGreenFleet, il software per la gestione della mobilità leggera

Il software per la gestione della micromobilità aziendale ZGreenFleet, all’interno della suite Zucchetti, è pensato per supportare tutti i mobility manager che desiderano ottimizzare ed efficientare i processi legati agli spostamenti casa lavoro e infra-sede dei dipendenti, per non parlare della mobilità legata a commissioni e visite a clienti.

Grazie a ZGreenFleet è possibile gestire in modo efficace e sicuro l’assegnazione dei mezzi, gestire la contabilità relativa alla fornitura delle flotte, analizzare in tempo reale la situazione dei mezzi ecosostenibili elettrici (anche attraverso un sistema di localizzazione satellitare) e via dicendo. Da parte loro i dipendenti possono prenotare facilmente i mezzi disponibili, comunicare in tempo reale il chilometraggio e in generale ridurre al minimo le tempistiche per la consegna del mezzo.

Con queste caratteristiche, ZGreenFleet si presenta come uno strumento per avviare dei progetti strategici di ecosostenibilità, di welfare aziendale e di brand reputation, dando la possibilità di sfruttare eventualmente anche tecniche di gamification per incentivare l’uso delle biciclette aziendali.