Dopo mesi, anzi anni di attesa – essendo il decreto relativo ai voucher per l’innovazione digitale datato settembre 2014 – possiamo finalmente dirlo: a partire dal 30 gennaio si aprirà lo sportello per i voucher digitalizzazione 2018 erogati dal MISE – Ministero dello Sviluppo Economico. Le aziende italiane avranno così tempo fino alle ore 18 del 9 febbraio per richiedere la propria fetta di finanziamenti statali per la digitalizzazione dei processi aziendali.

Spese ammissibili previste

Lo Stato ha quindi finalmente messo a disposizione delle micro, delle piccole e delle medie imprese i tanto desiderati 100 milioni di euro sotto forma di voucher per la digitalizzazione delle PMI. Ma cosa andranno a finanziare tutti questi fondi? I voucher digitalizzazione del Mise saranno utilizzabili per l’acquisto di software gestionali, di dispositivi hardware e di servizi specialistici volti a:

  • sviluppare e-commerce aziendali
  • migliorare l’efficienza dell’azienda
  • ottimizzare l’organizzazione del lavoro mediante l’impiego di innovativi strumenti tecnologici, aumentando la flessibilità dei lavoratori anche attraverso il telelavoro
  • avviare corsi di formazione qualificata del personale nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT)
  • fruire delle connessioni a banda larga o ultralarga, nonché, eventualmente, della connessione alla rete mediante tecnologia satellitare

Fondo perduto di massimo 10mila euro

Il Bando voucher digitalizzazione Pmi prevede dunque di destinare ad ogni azienda richiedente un fondo perduto fino ad un massimo di 10mila euro, una cifra che certamente può aiutare concretamente tutte quelle aziende italiane che fino ad oggi si sono mosse poco o nulla sul versante digitale. I voucher digitalizzazione 2018 sono rivolti a tutte le imprese italiane ammesse al regime de minimis, quindi si rivolge alla quasi totalità delle PMI italiane. Ne restano escluse unicamente le imprese appartenenti ai settori della pesca, dell’acquacoltura o della produzione agricola primaria, eccezion fatta per quelle aziende che prevedono al proprio interno anche un ramo differente e a sé stante (pensiamo per esempio all’attività turistica collegata ad un’eventuale azienda agricola).

I requisiti per accedere al portale del Ministero

Non si tratta, è il caso di evidenziarlo, di un contributo che copre totalmente le spese ammissibili: i voucher del Mise per la digitalizzazione delle PMI, infatti, coprono fino al 50% delle spese effettuate in ambito digital, e quindi è in ogni caso previsto un investimento concreto da parte dell’impresa. Va inoltre sottolineato che quest’ultima, al momento della domanda, deve essere in possesso della Carta Nazionale dei Servizi, avere un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) attivo ed essere registrata al Registro delle Imprese: senza questi requisiti minimi di stampo burocratico, infatti, non sarà possibile accedere alla piattaforma del Ministero.

L’iter per ricevere i finanziamenti voucher digitalizzazione 2018

Una volta effettuata la domanda per ricevere i voucher del Mise, le aziende dovranno aspettare 30 giorni a partire dalla chiusura dello sportello (9 febbraio), durante i quali il Ministero analizzerà e accetterà le domande delle aziende. Una volta ricevuta risposta positiva, le imprese avranno 6 mesi a disposizione per affrontare le spese riportate nella domanda telematica. A differenza di altri bandi, dunque, non ci sono graduatorie o rischi di non ricevere i fondi: tutte le aziende con i giusti requisiti che faranno espressa domanda per ricevere i voucher, quindi, riceveranno i finanziamenti richiesti. Tutt’al più, a fronte di un eventuale sforare del numero di domande, il Ministero potrà procedere a ripartire ulteriormente le risorse – ad oggi suddivise su base regionale.