Sono tante le sfide che il settore della sanità è stato chiamato ad affrontare negli ultimi anni riguardo la trasformazione digitale in ambito sanitario.

Si va dall’arrivo del digitale all’adeguamento alla normativa comunitaria in fatto di orari lavorativi, per arrivare fino al delicato inserimento della generazione dei millennials come figure professionali all’interno delle strutture ospedaliere.

A rendere maggiormente difficile l’adeguamento a queste piccole ma importanti rivoluzioni ci sono due processi paralleli, ovvero il blocco del rinnovo dei contratti e il tema dell’invecchiamento degli organici. In risposta a queste sfide e a queste problematiche, nell’ultimo DEF – Documento di Economia e Finanza – tra le diverse priorità, si trovano anche diversi riferimenti alla situazione attuale del settore sanità.

Da una parte, si fissa come priorità la realizzazione di una migliore integrazione tra i sistemi sanitari, di assistenza sociale e di sostegno, così da poter garantire una continuità di cura ai pazienti. Dall’altra, si fa riferimento espresso alla digital transformation in sanità, evidenziando l’esigenza di prepararsi ai cambiamenti derivanti dall’innovazione tecnologica, a partire da Big Data Analysis, Intelligenza Artificiale e nuovi sistemi informativi.

La rivoluzione digitale in sanità

Non ci sono dubbi: la digital trasformation sta cambiando anche il mondo della sanità. Lo conferma uno studio del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, ovvero “Innovazione digitale in sanità: le opportunità per le strutture e gli operatori sanitari”, nel quale si sottolineano da un lato i grandi benefici che si possono raggiungere in termini di prestazioni ed efficacia dei processi e dall’altro la disorganicità della situazione attuale.

In generale si può infatti parlare di un basso livello di maturità digitale, spiegato in gran parte da investimenti a oggi piuttosto limitati. Questo accade, va detto, mentre gli operatori sanitari si mostrano consapevoli del ruolo fondamentale che le nuove soluzioni digitali per la sanità possono giocare per supportare al meglio sia l’attività clinico-sanitaria che quella amministrativa.

Digital transformation in sanità: i principali ambiti di innovazione

Come rilevato dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, tra i principali ambiti di innovazione nelle aziende sanitarie c’è la Cartella Clinica Elettronica, la quale è indicata come il più rilevante dei topic per il 58% delle direzioni sanitarie. Segue a stretto giro l’ambito legato ai Servizi digitali per il cittadino, al 56%, e quello relativo alla Sicurezza informatica, al 53%, sospinta anche dal GDPR.

Va però detto, come evidenziato dallo studio, che per quanto riguarda la Cartella Clinica Elettronica, nonostante l’importanza riconosciuta e le risorse a essa indirizzate, non si riscontra una concreta variazione in termine di diffusione delle sue funzionalità. Funzioni legate alla gestione del diario medico, alla farmacoterapia e alla gestione del consenso, per esempio, sono presenti in una fetta marginale delle aziende, laddove invece la consultazione di referti è un’operazione molto diffusa.

Tra gli ambiti in crescita nel mondo della rivoluzione digitale in sanità c’è il cloud computing (42%), con la possibilità di utilizzare software e hardware anche in remoto – e un conseguente aumento dell’efficienza a fronte di una riduzione dei costi,  nonché lo sviluppo di sistemi di Business Intelligence (41%), per i quali nel 2018 sono stati investiti 19 milioni di euro (nel 2017 si era fermi a 13 milioni di euro).

L’innovazione digitale è vista ormai come centrale per perseguire la sostenibilità del settore della sanità: come sottolineato nel DEF, è necessario implementare modelli organizzativi capaci di garantire l’interconnessione dei sistemi informativi SSN, per assicurare un percorso di cura tracciabile – e protetto dal punto di vista della privacy – per ogni paziente.