Negli ultimi anni il mercato del Digital B2B ha mostrato segnali di vitalità, ma la corsa alla digitalizzazione delle PMI italiane procede ancora a passo ridotto. Molte imprese hanno avviato i primi progetti, ma solo una parte è riuscita a integrare davvero gli strumenti digitali nei processi chiave di business.
Secondo l’Osservatorio Digital B2b del Politecnico di Milano, il valore del mercato del Digital Document Management & Exchange ha raggiunto 2,3 miliardi di euro nel 2024 (+ 13% rispetto al 2021), ma una quota rilevante degli investimenti resta concentrata su attività operative più che su integrazione e strategia.
Dati simili emergono anche a livello europeo: secondo l’ultimo report OECD “Digitalizzazione delle PMI per la competitività” del 2025, le PMI italiane, pur inserite in un ecosistema innovativo, investono meno rispetto alla media UE e mostrano livelli inferiori di sofisticazione digitale. Solo l’8,2% delle imprese ha sperimentato tecnologie di intelligenza artificiale nel 2024 (Reuters, 2025), e appena il 27% raggiunge un livello medio di intensità digitale secondo Eurostat (EC, 2025).
I vantaggi di investire nella digitalizzazione per le PMI italiane
Sul fronte e-commerce e digital selling B2B, i numeri confermano che il canale digitale è ormai centrale nei rapporti tra imprese. Già nel 2021 il valore delle transazioni B2B digitali in Italia sfiorava i 453 miliardi di euro (+12% sul 2020, Osservatorio Digital B2B del Politecnico di Milano), con una crescita costante negli anni successivi.
Nonostante i ritardi, la spesa digitale delle imprese continua a crescere: nel 2024 il mercato ICT italiano ha registrato un +3,7% complessivo, con i servizi digitali in aumento del +7,4% (DevInterface, 2025).
In questo contesto sono molto significative le software house che fanno registrare un segno “più” nella loro distribuzione online di prodotti, dando alle PMI clienti la testimonianza della bontà delle loro soluzioni. Quando poi l’incremento delle vendite di software online diventa a doppia cifra evidenzia che il partner tecnologico è davvero in grado di affiancare le aziende nel loro percorso di sviluppo tramite la digitalizzazione
I benefici sono evidenti: le imprese più digitalizzate dichiarano un miglioramento significativo nella qualità dei dati e una riduzione dei tempi di processo, con impatti diretti su efficienza e competitività. Tuttavia, il 33% delle aziende investe meno dell’1% del proprio fatturato in innovazione e il 28% non sa nemmeno quanto spende in digitalizzazione: una soglia che rischia di non essere sufficiente per tenere il passo con il mercato.
Come cambiano gli acquisti B2B: e-commerce, SaaS e portali self-service
Negli ultimi due anni, una quota crescente delle transazioni B2B digitali riguarda proprio prodotti digitali e software-as-a-service.In particolare:
- le PMI acquistano gestionali, CRM, ERP, software HR, soluzioni di sicurezza, fatturazione elettronica, cloud e licenze direttamente da portali e marketplace B2B dei fornitori;
- alcune software house italiane e internazionali hanno attivato e-commerce B2B e portali self-service dove l’azienda cliente può acquistare online licenze, moduli aggiuntivi, rinnovi o abbonamenti mensili;
- la logica è quella del “B2B self-service”: l’impresa non deve più passare esclusivamente dall’area commerciale, ma può scegliere, attivare e pagare online la soluzione di cui ha bisogno, con tempi di adozione molto più rapidi.
Questo fenomeno si inserisce in un quadro più ampio: il valore delle transazioni digitali B2B in Italia ha superato le centinaia di miliardi di euro, con una quota rilevante abilitata da piattaforme, marketplace e sistemi di e-procurement (dati Osservatorio Digital B2b). Il messaggio chiave: le imprese non stanno solo “digitalizzando documenti”, stanno comprando sempre più digitale in modalità digitale.
Eppure, il potenziale resta inespresso: una parte significativa delle PMI continua a investire meno dell’1% del fatturato in innovazione e spesso non ha piena consapevolezza dei propri livelli di spesa IT. Il rischio è restare in una “terra di mezzo” in cui si subiscono gli obblighi normativi senza sfruttare appieno i benefici competitivi del digitale.
Store digitali e campagne speciali per la digitalizzazione delle PMI
In questo scenario, la differenza la fa chi decide di agire. Per rendere più accessibile l’adozione di strumenti digitali e accompagnare le aziende italiane in questo cambiamento, le migliori software house prevedono nei loro portali e-commerce B2B campagne straordinarie occasioni d’acquisto, con sconti fino al -50% su soluzioni digitali per la gestione degli obblighi normativi, fatturazione elettronica, gestione HR, formazione e processi B2B.
Un’opportunità concreta per trasformare la “terra di mezzo” della digitalizzazione in un vero vantaggio competitivo, grazie a strumenti che semplificano, automatizzano e rendono più sicuri i processi aziendali.
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