Se un’azienda non si è ancora adeguata al decreto legislativo 24/2023, forse è perché pensa che si tratti di un adempimento complesso e distante dalla propria realtà. Tuttavia, è importante sapere che tutte le aziende con più di 50 dipendenti o che hanno adottato un Modello 231 sono obbligate a implementare un canale per le segnalazioni interne.
Adeguarsi a questa normativa è fondamentale per evitare rischi legali e sanzioni che possono arrivare fino a 50.000 euro. Fortunatamente, esistono strumenti che semplificano questo processo.
Decreto 24/2023 Whistleblowing: un obbligo per molte aziende
Il decreto legislativo 24/2023, noto anche come decreto whistleblowing, recepisce la direttiva europea UE 2019/1937 con l’obiettivo di armonizzare le leggi a livello europeo, offrendo una protezione concreta ai whistleblower contro licenziamenti o altre forme di ritorsione.
Il concetto di whistleblowing (segnalazione) ha origini anglosassoni, ma oggi è diventato una questione globale che tocca tutti i paesi, dall’Australia al Brasile.
Come adeguarsi senza complicarsi la vita
L’adeguamento alle nuove normative potrebbe sembrare un processo lungo e complesso, ma con il giusto approccio e strumenti adeguati, è molto più semplice di quanto sembri. La digitalizzazione ha reso più facile automatizzare molti passaggi rendendo il processo più efficiente e meno oneroso.
Scegliere il software gestionale giusto
Un software adeguato permette di gestire le segnalazioni in modo rapido e conforme, rispettando le indicazioni del decreto e le linee guida ANAC.
Le aziende possono creare e amministrare canali interni personalizzati a seconda delle loro esigenze: alcune potrebbero centralizzare tutte le operazioni, mentre altre potrebbero preferire gestire autonomamente ogni singolo canale. Un buon software deve poter essere facilmente configurabile per adattarsi a qualunque esigenza.
L’importanza della formazione interna aziendale
Un elemento fondamentale dopo l’adozione di un software per il whistleblowing è la formazione. Educare i dipendenti è essenziale per garantire che il sistema sia utilizzato correttamente e che le segnalazioni siano dettagliate e accurate. Anche i gestori delle segnalazioni devono essere adeguatamente formati per trattare informazioni sensibili con riservatezza e seguire le procedure in conformità con la normativa. Una gestione inefficace può esporre l’azienda a sanzioni, mentre una preparazione solida protegge sia i whistleblower sia l’integrità dell’organizzazione.
Caratteristiche chiave di un buon software
Per adeguarsi al Decreto legislativo 24/2023 senza complicazioni, è fondamentale scegliere il software gestionale giusto. Ecco cosa cercare:
- Facilità d’uso: un software intuitivo consente di configurare il sistema rapidamente e di formare il personale senza difficoltà;
- Conformità normativa: la piattaforma deve essere sempre aggiornata in base alle disposizioni legislative, per garantire il pieno rispetto della normativa;
- Affidabilità e sicurezza: la gestione delle informazioni deve essere sicura, con archiviazione dei dati conforme alle leggi sulla protezione dei dati.
Conclusione: un obbligo gestibile grazie alla digitalizzazione
Adeguarsi al Decreto legislativo 24/2023 è un obbligo, ma con le giuste risorse diventa facilmente gestibile. Grazie alla digitalizzazione l’azienda può gestire un processo complesso in maniera semplice e conforme alla normativa in vigore.
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