Non ci sono dubbi, il mondo della sicurezza del lavoro, a partire da marzo 2020, è diventato decisamente più difficile. Dapprima la strada è stata quella di interrompere tutte le attività lavorative non strettamente necessarie, sfruttando da una parte lo smart working e dall’altra le ferie e i permessi accumulati dai dipendenti.

Con il progressivo ritorno alla normalità anche il lavoro ha ripreso la sua forma tradizionale, le imprese sono state chiamate a rendere sicuri i luoghi lavorativi, e i datori di lavoro sono stati obbligati a garantire ai propri dipendenti i necessari standard di sicurezza di modo da ridurre al minimo il rischio di contagio da Coronavirus.

Per i datori di lavoro che non assicurano ai propri dipendenti i minimi standard di sicurezza richiesti, si presentano all’orizzonte non solo contravvenzioni o il rischio di chiusure, ma anche pesanti responsabilità penali.

Covid-19: la responsabilità penale per il datore di lavoro

Il titolare di un’azienda ha l’obbligo giuridico di evitare che dipendenti, clienti e visitatori entrino in contatto con il virus nel momento in cui si trovano all’interno dello spazio lavorativo, qualsiasi esso sia.

Il D.Lgs. n. 81/2008 prevede delle contravvenzioni per il datore di lavoro che non segua alla lettera le norme di sicurezza sul luogo di lavoro, e in caso di contagio da Covid-19 oltre alle contravvenzioni può scattare anche la responsabilità penale. Si parla nello specifico della potenziale accusa di lesioni personali gravi o gravissime, così come normate dall’articolo 590 del Codice Penale, o di omicidio colposo, come normato dall’articolo 589 del medesimo Codice.

Come deve comportarsi allora il datore di lavoro per evitare tanto le contravvenzioni quanto le eventuali responsabilità penali?

Cosa fare per evitare responsabilità civili e penali

Va sottolineato che, affinché le autorità possano effettivamente parlare di responsabilità penali, è necessario poter provare che il contagio sia avvenuto nell’ambiente lavorativo, in seguito a un rischio per la salute prevedibile e individuabile, e che nello specifico siano state violate le norme sulla sicurezza del lavoro, così come imposte dalla normativa emergenziale e dal D.Lgs. 81/2008.

Si capisce, quindi, che le aziende che rispettano i protocolli non hanno nulla da temere. È però di fondamentale importanza poter dimostrare alle autorità l’effettivo rispetto delle norme.

I fondamentali strumenti di controllo per l’azienda durante l’emergenza Covid-19

Per evitare problemi con le autorità durante l’emergenza Covid-19 le aziende devono seguire le normative via via aggiornate dal Governo mediante l’adozione e l’impostazione di protocolli chiari, da integrare con il sistema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, da unire poi al modello di organizzazione e controllo figlio del Dlgs n.231 del 2001.

Solo le aziende che vantano un sistema di compliance integrato possono infatti essere totalmente al sicuro e serene allo stato attuale delle cose e per questo è ora doppiamente importante utilizzare software e sistemi integrati per salute e sicurezza sul lavoro di qualità, a partire dai migliori software per la gestione degli audit interni e per la valutazione dei rischi.