Gli Analytics stanno pervadendo e rivoluzionando un numero crescente di processi decisionali. Nel campo del marketing, della produzione e della finanza, l’utilizzo di questi tools – introdotti già da anni – è ormai una colonna portante e indispensabile.

In altri campi, invece, questi strumenti non hanno raggiunto la medesima fortuna: parliamo soprattutto dell’ambito HR, dove il rapporto con l’analisi dati è stato per molto tempo freddo e poco – o per nulla – sfruttato. Un studio Deloitte, due anni fa, aveva per esempio rilevato che solamente il 14% delle aziende poteva vantare un rapporto “buono” tra Analytics e risorse umane.

Il vento, però, sta cambiando: negli ultimi mesi, infatti, gli HR Analytics sono diventati un must per molte aziende. A cosa è dovuto questo cambiamento?

Cosa sono gli HR Analytics?

Prima di capire perché un numero crescente di realtà ha concentrato la propria attenzione su questi strumenti, è senz’altro il caso di ricordare cosa sono gli HR Analytics: si tratta di tools che, partendo dall’enorme mole di dati a disposizione dei reparti Risorse Umane, possono fornire delle informazioni preziose per l’impresa.

Si parla, per esempio, di aumentare la soddisfazione dei dipendenti, di ridurre il turnover, di diminuire drasticamente l’assenteismo e di prevedere – e di prevenire – perdite a livello di personale che potrebbero avere impatti importanti sull’andamento aziendale.

E non è tutto qui, in quanto i tools più avanzati – come gli HR Analytics di Zucchetti – permettono di avere sempre un quadro esatto dei processi più importanti, così da avere in ogni momento il migliore supporto per prendere decisioni consapevoli.

L’incremento degli Analytics in ambito risorse umane

I vantaggi degli HR Analytics, del resto, sono chiari da tempo. Per quale motivo, quindi, questi strumenti hanno recentemente incontrato un favore crescente? In primo luogo, negli ultimi anni è diventato sempre più chiaro il valore strategico del capitale umano. L’accesso alle tecnologie e alle risorse economiche è ormai generalizzato, e per questo motivo le aziende che vogliono mantenere – o raggiungere – il controllo del mercato non possono che puntare sulle competenze, e quindi sul fattore umano. Nasce principalmente da qui il maggiore l’interesse nell’incrementare la capacità di analisi dei responsabili HR.

Un altro fattore da tenere in considerazione per spiegare il successo degli strumenti di Business Intelligence nella gestione delle Risorse Umane è la crescente velocità con cui il mercato del lavoro si trasforma, con il continuo spuntare di nuove competenze richieste – in parallelo al nascere e all’evolversi delle nuove tecnologie. Molte aziende hanno dunque capito che è fondamentale studiare e prevedere l’evoluzione delle skills a livello aziendale, così da prendere le decisioni più corrette in fatto di formazione e di recruiting.

Infine, non va dimenticata la diffusione degli strumenti informatici per le risorse umane, e quindi la crescente – e quasi totale – digitalizzazione dei processi. Questo, ovviamente, ha reso possibile l’implementazione di strumenti di HR Analytics lì dove, fino a poco tempo fa, era totalmente impensabile.

Gli strumenti HR Analytics Zucchetti permettono di sfruttare al meglio tutti i dati in possesso del reparto risorse umane in modo semplice e veloce: le informazioni utili, infatti, risultano già predisposte in pratici cruscotti, autoalimentati con i dati relativi ai dipendenti dell’azienda.


 

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