Fino a qualche anno fa, per le imprese, l’accesso al credito non era particolarmente difficile, per lo meno in linea generale. Era di fatto sufficiente poter vantare un buon comportamento negli anni passati nei confronti della propria banca di riferimento.

A partire dagli accordi di Basilea, invece, arrivare a delle nuove linee di credito è diventato decisamente più difficile perché i dati finanziari dell’azienda sono sempre più determinanti nella contrattazione con le banche e, di riflesso, è diventato complicato anche ottenere dei finanziamenti da parte delle banche. Ecco perché per le imprese è fondamentale tenere costantemente sotto controllo la propria ‘reputazione’ agli occhi delle banche e perfezionare la gestione della tesoreria aziendale.

Reputazione creditizia: perché è importante

Ancora prima di spiegare quali possono essere, per un’azienda, i vantaggi di poter contare su un software per la tesoreria aziendale, è utile sottolineare quali sono gli strumenti principali delle banche per capire qual è la reputazione creditizia di un determinato imprenditore.

Un discorso di questo tipo non può che concentrarsi sulla Centrale dei Rischi, ovvero il sistema informativo della Banca d’Italia in cui vengono raccolte tutte le informazioni sui crediti concessi da banche e società finanziarie. I dati della Centrale dei Rischi vengono analizzati degli intermediari finanziari per valutare la credibilità di ogni singolo soggetto e sulla base di questi vengono prese le decisioni creditizie.

La finalità della Centrale dei Rischi è quella di permettere agli intermediari di amministrare senza rischi eccessivi il proprio portafoglio clienti, valutando a partire da dati certi l’affidabilità di ogni richiedente.

Avere una solida reputazione bancaria

Ci sono tanti accorgimenti che devono essere presi in considerazione per poter vantare una buona reputazione creditizia. Alcuni sono suggeriti dal buon senso, mentre altri sono meno banali: l’obiettivo, in ogni caso, è quello di non essere bollati come cattivi pagatori.

Aiuta, in tal senso, non avere saldi negativi per periodi di tempo prolungati: tale condizione, infatti, preoccupa l’istituto di credito, il quale può essere portato a pensare a un utilizzo sbagliato del finanziamento. Allo stesso scopo è necessario evitare sconfinamenti del credito oltre il limite imposto inizialmente. Anzi, sarebbe sempre un bene usare solo una parte del fido, non oltrepassando la soglia del 75%.

Nel momento in cui si rendesse obbligatorio superare questa soglia, sarebbe consigliabile chiedere una rinegoziazione. Anche il rispetto delle scadenze, ovviamente, è un dato tenuto in alta considerazione dagli istituti di credito: un solo ritardo, infatti, comporta una segnalazione diretta alla Centrale Rischi di cui sopra.

I software di tesoreria aziendale in aiuto degli imprenditori

Mantenere una buona reputazione bancaria nel tempo non è però semplice, e non lo è soprattutto per tutti quei piccoli imprenditori che, non potendo contare sulle competenze e sul tempo di un esperto contabile come potrebbe essere un Chief Financial Officer, si trovavano a dover curare direttamente i rapporti con la banca, in mezzo a tantissime altre attività.

Il rischio di compromettere questa preziosa relazione, in questi casi, è piuttosto alto, e per ridurre al minimo tale eventualità è possibile affidarsi a un software di gestione della tesoreria, il quale permette di avere il supporto necessario senza doversi sobbarcare i costi di un professionista dedicato.

Grazie a questi software è possibile tenere sotto controllo la situazione finanziaria aziendale, migliorando il rapporto con gli istituti di credito e diagnosticando con debito anticipo – così come previsto dalla legge a partire dal marzo 2019 – i sintomi di un’eventuale crisi aziendale.


 

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