L’intelligenza artificiale applicata al mondo delle risorse umane sta cambiando significativamente l’esperienza di recruiting. A qualche anno dal lancio delle prime funzionalità intelligenti, i recruiter possono finalmente contare sul supporto di software completamente potenziati da AI.
Il recruiting tradizionale prima dell’AI
Le attività centrali del ciclo di recruiting richiedono attenzione ai dati e precisione, per questo serve tempo per eseguirle al meglio. Anche nelle aziende più piccole, le otto ore quotidiane di lavoro iniziano a stare strette persino agli HR più organizzati.
Quali sono i pain points, ossia gli svantaggi, dell’affidarsi ancora a soluzioni tradizionali in un mondo in continua evoluzione?
Molte attività a basso valore aggiunto: la trascrizione dei dati è un esempio dei tanti lavori manuali lunghi e ripetitivi affidati agli HR, eppure è fondamentale per avere un archivio (un database) di tutte le informazioni utili relative ai candidati.
Abilità di scrittura: che siano annunci di lavoro o messaggi ai candidati, trovare lo stile giusto e includere tutti i dettagli utili per chi legge è un compito che può prendere fino a trenta minuti a testo.
Tante informazioni, poco tempo: i CV sono documenti complessi, dal layout sempre diverso e carichi di informazioni più o meno rilevanti per la posizione di lavoro alla quale i candidati sono interessati. Molti studi hanno dimostrato che l’attenzione del recruiter durante la lettura è mediamente di un minuto a CV. Questo significa che il rischio di effettuare valutazioni sommarie e “a colpo d’occhio” è molto alto, soprattutto in aziende che ricevono un grande numero di candidature.
AI Recruiting: come l’Intelligenza Artificiale sta rivoluzionando l’HR
Introdurre l’Intelligenza Artificiale nei software per il recruiting sta aiutando gli HR a gestire meglio il proprio lavoro. Automatizzare alcune attività lascia molto più tempo utile ai recruiter, che possono investirlo per conoscere meglio i candidati e chiudere il percorso di selezione in tempi brevi.
Vediamo alcune delle funzionalità chiave dell’intelligenza artificiale nel recruiting:
Annunci di lavoro efficaci: l’AI generativa aiuta nella scrittura di annunci –chiari e completi, adattando il tono di voce al pubblico di destinazione. Aumentano così le probabilità di raggiungere le persone giuste e si ricevono subito candidature in linea con la posizione aperta.
Screening intelligente: si chiama CV Parsing la tecnologia che consente di estrarre tutti i dati presenti nei CV e inserirli nel database. In pochissimi minuti, non solo identifica le esperienze lavorative dei candidati, ma le arricchisce con parole chiave e competenze trasversali legate ad esse.
Ricerca di profili in database: gli imprevisti allungano notevolmente i tempi e i costi della talent acquisition. Forse un candidato ha interrotto il percorso di selezione all’ultimo minuto, oppure c’è bisogno di inserire in organico più figure di quelle previste. La ricerca nel proprio archivio, se potenziata da AI, consente di trovare profili simili tra loro e valuta il livello di compatibilità con gli annunci di lavoro.
Recruiting AI: vantaggi dell’intelligenza artificiale per l’HR
L’adozione dell’Intelligenza Artificiale nel recruiting non si limita a velocizzare i processi e ridurre i costi di selezione. L’AI per le risorse umane sta trasformando il modo in cui le aziende individuano e valutano i talenti, introducendo benefici che vanno oltre l’efficienza operativa. Ad esempio, programmando l’AI in modo tale da non dare peso ai dati personali dei candidati – come genere, nazionalità, età, ecc. – si contribuisce a contrastare eventuali bias, ossia preconcetti anche involontari che si potrebbero avere in fase di selezione.
Ancora, i candidati sviluppano presto un’opinione positiva già leggendo un annuncio di lavoro chiaro ed esaustivo, arrivando al primo colloquio con pochi dubbi e più predisposizione a conoscere l’azienda.
Infine, l’AI agevola il processo di selezione gestendo compiti ripetitivi e di analisi, lasciando più spazio all’interazione umana, all’empatia e al dialogo spesso sacrificati dai ritmi serrati del mondo del recruiting.
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