La gestione delle violazioni di sicurezza, o “data breach”, ha subito una significativa evoluzione con l’entrata in vigore della NIS2 (Dlgs 138/024), che amplia e rafforza le disposizioni già previste dal GDPR.

Le aziende che rientrano nell’ambito di applicazione della NIS2 devono aggiornare le loro procedure per allinearsi ai nuovi requisiti normativi, garantendo una risposta efficace agli incidenti di sicurezza informatica.

Ma cosa cambia realmente e come impatta l’applicazione della NIS2 sulle procedure di gestione delle violazioni di sicurezza già adottate ai sensi del GDPR?

Cosa cambia nella gestione dei data breach: dal GDPR alla direttiva NIS2

Il GDPR, in vigore dal 2018, ha introdotto l’obbligo di notificare le violazioni dei dati personali entro 72 ore dall’accaduto, laddove presente un rischio per gli interessati. Questo ha portato le aziende a implementare procedure strutturate per la gestione degli incidenti, comprendenti rilevamento, analisi e mitigazione dei danni.

Con la NIS2, l’approccio alla gestione degli incidenti si estende oltre la protezione dei dati personali, abbracciando un concetto più ampio di cybersicurezza. La NIS2 impone un obbligo di segnalazione più articolato, includendo la notifica preliminare entro 24 ore dalla scoperta dell’incidente e una relazione dettagliata entro 72 ore, con un aggiornamento finale entro un mese. Ciò significa che le aziende in perimetro NIS2 devono adattare le loro procedure di gestione delle violazioni per rispettare entrambe le normative.

Inoltre, la NIS2 introduce un nuovo livello di responsabilità per le aziende, imponendo che le violazioni vengano analizzate in un contesto più ampio, valutando il loro impatto non solo sulle persone in relazione al trattamento dei loro dati personali ma anche sulla sicurezza complessiva dell’organizzazione.

Questo richiede una stretta collaborazione tra i team IT, legali e di compliance per garantire un’efficace risposta agli incidenti.

Come cambia il concetto di sicurezza informatica aziendale e personale

Se il GDPR si focalizza sui dati personali, la NIS2 amplia la definizione mediante il concetto di “incidente significativo” ovvero qualsiasi incidente che ha un impatto significativo sulla fornitura dei servizi dell’azienda in perimetro NIS2. Un incidente è considerato significativo se:

  • ha causato o è in grado di causare una grave perturbazione operativa dei servizi o perdite finanziarie per il soggetto interessato;
  • ha avuto ripercussioni o è idoneo a provocare ripercussioni su altre persone fisiche o giuridiche causando perdite materiali o immateriali considerevoli.

Questa definizione estesa implica che le aziende devono adottare un approccio di sicurezza più globale, valutando non solo la perdita o l’accesso non autorizzato ai dati personali, ma anche l’interruzione di servizi essenziali o l’integrità delle infrastrutture IT.

Un altro aspetto fondamentale è la distinzione tra i dati personali, regolamentati dal GDPR, e i dati digitali tutelati dalla NIS2. I dati personali si riferiscono a qualsiasi informazione relativa a una persona fisica identificata o identificabile, mentre i dati digitali sotto il perimetro della NIS2 comprendono anche:

  • Dati aziendali critici, come progetti, brevetti, piani strategici.
  • Dati operativi e di sistema, inclusi registri di accesso, log di sicurezza e configurazioni di rete.
  • Dati di servizio, fondamentali per la continuità operativa di un’organizzazione, come informazioni su transazioni, forniture o interconnessioni digitali.

L’adeguamento alla NIS2 richiede l’implementazione di un sistema di gestione del rischio basato su 10 ambiti chiave, tra cui la protezione della catena di approvvigionamento, il monitoraggio delle reti, l’uso della crittografia e la gestione delle vulnerabilità.

Di conseguenza, le imprese devono rivedere i loro piani di risposta agli incidenti, introducendo meccanismi di rilevamento avanzati e strategie di recovery più strutturate.

L’impatto della NIS2 sulla sicurezza informatica aziendale

Per le aziende già GDPR compliant, l’integrazione con i requisiti della NIS2 significa rafforzare i controlli di sicurezza e ampliare l’ambito delle valutazioni di rischio. In particolare:

  • Notifica degli incidenti: mentre il GDPR impone alle aziende la notifica solo in caso di rischio per gli interessati coinvolti nel data breach, la NIS2 richiede una segnalazione più tempestiva per qualsiasi incidente ad impatto significativo sulla fornitura dei loro servizi.
  • Governance della sicurezza: la NIS2 impone responsabilità precise agli organi di amministrazione delle aziende, che devono supervisionare le misure di cybersicurezza.
  • Monitoraggio continuo: diventa essenziale adottare sistemi di threat intelligence e strumenti di rilevamento avanzato per prevenire attacchi informatici.
  • Testing e simulazioni: le aziende devono condurre test periodici, tra cui penetration testing e simulazioni di incidenti, per valutare la loro resilienza agli attacchi.
  • Formazione e consapevolezza: la sicurezza informatica non è solo una questione tecnologica, ma anche un fattore umano. La formazione dei dipendenti diventa un elemento chiave per prevenire e rispondere agli incidenti.

Come adeguarsi alla direttiva NIS 2: gli obblighi per le aziende

Le Aziende in perimetro NIS2 devono agire rapidamente per conformarsi al Dlgs 138/2024, adottando un approccio proattivo alla sicurezza informatica. Questo implica:

  1. Aggiornare le policy di sicurezza per includere i nuovi obblighi di notifica e gestione del rischio.
  2. Potenziare le infrastrutture di monitoraggio per identificare tempestivamente le minacce e rispondere in modo efficace.
  3. Formare il personale affinché sia consapevole delle nuove responsabilità e delle procedure da seguire in caso di incidente.
  4. Effettuare audit regolari per garantire la conformità e migliorare le capacità di risposta agli incidenti.
  5. Adottare un approccio zero-trust per la gestione degli accessi, riducendo la possibilità di compromissioni interne ed esterne.
  6. Collaborare con esperti di cybersicurezza per implementare strategie di difesa avanzate e garantire la conformità normativa.
  7. Integrare soluzioni di sicurezza automatizzate per migliorare il rilevamento e la risposta agli incidenti in tempo reale.

L’evoluzione normativa dalla protezione dei dati personali (GDPR) alla sicurezza informatica globale (NIS2) rappresenta una sfida e un’opportunità per le aziende.

Adottare un framework di gestione della sicurezza integrato non solo garantisce la conformità, ma rafforza anche la resilienza aziendale contro le minacce informatiche in continua crescita. La chiave del successo sarà la capacità di adattarsi rapidamente, trasformando la sicurezza da obbligo normativo a vantaggio competitivo.

Le aziende devono considerare la sicurezza informatica come un investimento strategico, non solo per evitare sanzioni, ma per costruire una solida reputazione e aumentare la fiducia dei clienti e partner commerciali. Con l’implementazione della NIS2, le imprese possono trasformare la cybersecurity in un elemento distintivo, garantendo protezione e continuità operativa in un panorama digitale sempre più complesso.

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