Nel 2024, l’Osservatorio Digital B2B della School of Management del Politecnico di Milano ha evidenziato un significativo ritardo delle aziende italiane nell’adozione di Documenti di Trasporto (DDT) e Lettere di Vettura (CMR) in formato elettronico. Questo scenario contrasta con il primato dell’Italia in Europa nella fatturazione elettronica e nella conservazione digitale. Secondo la ricerca, solo il 35% delle aziende italiane utilizza il DDT elettronico, sebbene spesso in modalità non completamente digitalizzata, mentre l’implementazione dell’e-CMR è ancora ai primi passi.

I primi passi verso la digitalizzazione dei documenti di trasporto: la normativa

I differenti livelli di digitalizzazione fra fatturazione elettronica e digitalizzazione dei documenti di trasporto e delle lettere di vettura, si devono principalmente al fatto che la fatturazione elettronica e la conservazione digitale sono obblighi di legge, mentre l’utilizzo dell’e-DDT e dell’e-CMR rimane facoltativo. Tuttavia, il quadro normativo sta cambiando rapidamente. Un’accelerazione decisiva è infatti già iniziata l’8 marzo 2024 quando è stata introdotta la legge n. 37, che dal 26 settembre 2024 consente l’uso dell’e-CMR anche in Italia. Questa versione digitale della lettera di vettura, già riconosciuta nei 58 Paesi aderenti alla Convenzione di Ginevra del 1956, sta attirando l’attenzione delle aziende grazie ai suoi vantaggi economici e operativi.

Regolamento eFTI: verso la digitalizzazione obbligatoria

Un ulteriore passo verso la digitalizzazione obbligatoria è rappresentato dal Regolamento europeo eFTI 2020/1056, in vigore dal 24 agosto 2024. Questa normativa impone agli operatori economici di condividere digitalmente le informazioni relative ai trasporti con le autorità competenti, prevedendo due requisiti fondamentali: utilizzare una piattaforma eFTI certificata per la gestione dei dati e fornire informazioni in formato elettronico sia per l’accesso automatico sia per la consultazione manuale.

Anche le autorità saranno obbligate ad accettare e trattare digitalmente queste informazioni, garantendo la convalida ufficiale per via elettronica.

Digitalizzare per risparmiare: ridurre i costi e i rischi sanzionatori con l’e-CMR

Decreto legislativo n. 87 del 14 giugno 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 giugno, ha introdotto nuove sanzioni per le cessioni intracomunitarie di beni per uniformare il regime sanzionatorio delle cessioni intracomunitarie a quello in vigore per le esportazioni extra UE. Se il trasporto a cura del cessionario non residente non viene effettuato entro 90 giorni dalla data prevista, il cedente dovrà versare l’IVA nonostante non sia a suo carico, con una sanzione pari al 50% dell’imposta non applicata. Questo adeguamento mira a uniformare il regime sanzionatorio tra operazioni intracomunitarie ed esportazioni extra-UE.

Questo significa che disporre di idonei strumenti digitali, che certifichino in tempo reale l’avvenuto trasporto anche nei confronti delle Autorità competenti, tra cui l’Agenzia delle Entrate, evita onerosi controlli, riduce il rischio di incorrere in sanzioni amministrative ed elimina perdite di tempo e denaro.

A ciò si aggiunge un dato significativo, sempre in ottica di risparmio economico: secondo uno studio di Uniontrasporti per Unioncamere, l’adozione dell’e-CMR può generare un risparmio di circa 21 euro per documento, oltre a garantire maggiore sicurezza attraverso la firma digitale del destinatario.

Quali sono i vantaggi della digitalizzazione dei documenti di trasporto

Investire nella digitalizzazione dei documenti di trasporto porta numerosi benefici, tra cui:

  • Efficienza Economica: l’e-DDT e l’e-CMR riducono drasticamente i costi amministrativi, stimando un risparmio superiore all’80% lungo tutta la supply chain e un’accelerazione delle operazioni doganali internazionali. (Fonte: IRU, Uniontrasporti e Osservatorio B2B Politecnico di Milano).
  • Sicurezza e tracciabilità: i documenti di trasporto digitali garantiscono autenticità, inalterabilità e protezione dalle frodi, soprattutto se supportati da tecnologia blockchain.
  • Accessibilità in tempo reale: i documenti elettronici sono consultabili istantaneamente da tutti gli attori della supply chain, migliorando la gestione logistica.
  • Sostenibilità ambientale: la riduzione dell’uso di carta contribuisce a un minore impatto ecologico, allineandosi ai criteri ESG (Environmental, Social, and Governance).

Soluzioni tecnologiche per la digitalizzazione

I migliori partner tecnologici propongono innovativi software per la digitalizzazione dei documenti, soluzioni che garantiscono massima trasparenza, interoperabilità e sicurezza, e conformità alle normative europee.

I regolamenti europei obbligheranno le aziende ad adottare strumenti che favoriscano la digitalizzazione documentale, ma chi decide di investire prima degli altri ne trarrà un vantaggio competitivo concreto perché attraverso architetture IT fra di loro interconnesse, sfruttando le tecnologie Edge Computing, Blockchain e API, potranno essere garantite sicurezza, massima interoperabilità, integrazione fluida, velocità e tracciabilità della catena di approvvigionamento per connessioni di fiducia tra esportatori, spedizionieri e vettori, porti, terminal e autorità governative, banche e assicurazioni.

L’evoluzione normativa e i vantaggi economici e operativi rendono la digitalizzazione del DDT e del CMR un passo fondamentale per le aziende del settore trasporti. Strumenti avanzati e certificati permettono di ottimizzare la supply chain, ridurre i costi e garantire conformità normativa.

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